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4 Novembre: intervento di Antonio Cortese, presidente Associarma

Il discorso del Presidente Associarma Antonio Cortese, in occasione delle cerimonie per il 4 Novembre

Discorso del Presidente Associarma Antonio Cortese

Autorità Civili, Militari, cittadini, il mio più cordiale saluto.

Come prima cosa, sicuro di interpretare i sentimenti di tutti, esprimo profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza ai familiari dell’Agente scelto Matteo De Menego e Agente Pierluigi Rotta della Polizia di Stato, uccisi in drammatiche circostanze il 4 ottobre scorso nei locali della Questura di Trieste.

L’Esercito Italiano, fondato il 27 marzo 1861, nel solco di una lunga tradizione, fatta di senso del dovere e di eccellenza professionale, continua ad essere protagonista, trasmettendo valori come sacrificio e solidarietà di cui ciascun soldato di ogni ordine e grado è portatore, valori immutati nel tempo per militari di allora e per quelli di oggi.

 [pubblicita]      Il nostro Paese ci chiama quindi ancora una volta a raccolta, in tutti i Comuni d’Italia, per questa giornata di festa dedicata alle Forze Armate e all’Unità della Nazione, per ricordare tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato la loro vita per un ideale di Patria. Un pensiero particolare va ai numerosi legnanesi che riposano nei Sacrari del nostro cimitero Monumentale.

Dopo l’8 settembre del 1943, oltre a combattere le truppe germaniche invasori, i militari dei Gruppi di Combattimento “Legnano”, “Folgore”, Friuli”, “Cremona”, “Mantova” e “Piceno”, dal Sud risalirono la penisola al fianco delle truppe alleate. Al nord molti di essi si diedero alla macchia, andando in montagna ad alimentare le numerose formazioni partigiane, non solo quelle autonome ma anche quelle legate ai partiti, molte delle quali furono al comando di Ufficiali dell’Esercito.

Nell’immediato dopoguerra infine gli italiani si trovarono catapultati dentro l’inferno di una sanguinosa guerra civile che generò violenza, terrore ed uccisioni di tante persone in un clima di incertezze, di paura, di miseria e di fame, trovando poi la voglia di normalità che prese finalmente il sopravvento.

In quella fase ancora una volta il ruolo dei nostri soldati fu quello di interporsi fra le parti in conflitto favorendo quel clima di sicurezza, indispensabile per la ricostruzione del paese e generando così uno sviluppo economico e sociale in una cornice di solida democrazia.

Cosa fanno oggi le nostre Forze Armate?

Da decenni i Militari dell’Esercito offrono un forte contributo all’assolvimento dei compiti istituzionali delle Forze dell’Ordine assicurando risposte pronte ed adeguate. Ne sono un apprezzato esempio l’operazione “strade sicure” che giornalmente impegna circa 7.000 soldati.

Oggi giorno, gli Eserciti delle Nazioni Democratiche hanno assunto un ruolo sempre più incisivo nell’ambito della politica internazionale, rivolto all’azione di controllo delle conflittualità e alla protezione di Nazioni che sono minacciate nella loro sovranità e dal terrorismo.

In questo quadro l’Italia  ha un  compito di rilievo con circa 6.500 presenze di uomini e donne in divisa che conducono operazioni anche all’estero, sotto l’egida delle Organizzazioni Internazionali di riferimento Onu, Nato ed Unione Europea in numerose aree del mondo tra cui i Balcani, la Somalia, il Niger, il Gibuti, il Libano, l’Iraq e l’Afghanistan; aree caratterizzate da situazioni di crisi o di instabilità che compromettono le condizioni essenziali di convivenza tra le popolazioni locali.

In particolare, la nostra Marina, l’Aeronautica e le nostre forze di terra (esercito e carabinieri) a fianco di altri Paesi, hanno dimostrato elevata capacità operativa, molto apprezzata anche dai nostri partner internazionali, nel saper gestire, con diplomazia ma anche con la dovuta fermezza, situazioni di crisi in varie parti del mondo, pagando anche un pesante contributo di vite umane.

Missioni queste che costituiscono motivo di orgoglio non solo per le nostre Forze Armate, ma per l’Italia tutta.

E sarà un caso che in armonia con la quarta strofa dell’Inno Nazionale “Dall’Alpi alla Sicilia dovunque è Legnano” proprio dalla nostra città ebbero inizio le missioni all’estero.

Missioni che hanno avuto il loro prezzo in vite umane specie in conseguenza di attentati terroristici, tra cui la strage di Nassirya, avvenuta il 12 novembre 2003, dove perirono 19 italiani, dei quali dodici carabinieri, 4 militari dell’Esercito e due civili.

In occasione dell’Anniversario, presso il monumento che ricorda i Caduti, è in programma una cerimonia commemorativa organizzata dall’Associazione Nastro Verde d’intesa con l’Associarma/Assoarma.

Vi ringrazio per l’attenzione ed auguro a tutti un buon 4 novembre!

Viva le Forze Armate – Viva l’Italia

Antonio Cortese, presidente Associarma 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2019
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