Quantcast

“Aiutiamo l’Africa a camminare con le proprie gambe”

Così l'Associazione Graziella Moroni alla fine di un progetto che ha permesso a un villaggio di Ebolowa di produrre in proprio una piantagione di banane e assicurarsi lavoro sul posto

Con la positiva conclusione di un progetto che ha avuto come punto di riferimento il villaggio di Akak Yevol, nei pressi di Ebolowa, cittadina del Camerun gemellata con Legnano, si è chiusa l'attività della associazione Graziella Moroni, guidata da Alberto Bonesi e rappresentata da diversi esponenti di primo piano del volontariato legnanese.

Galleria fotografica

Progetto Ebolowa a cura della associazione Graziella Moroni - di Luigi Frigo 4 di 9

[pubblicita]     «Scopo dell’iniziativa – ha spiegato Bonesi ospite nella sede degli Alpini di Legnano – è stato principalmente quello di innescare un circolo economico virtuoso ed estenderlo alle famiglie del villaggio. Con una spesa modesta si è potuto attivare uno sviluppo agricolo sul posto e rendere meno precaria la condizione economica di un considerevole numero di persone».

Il progetto era stato proposto da padre Jean Jacques Minkande (originario di Ebolowa) al suo arrivo a Legnano nel 2017. Alla fine, è stato approvato quello relativo a una piantagione di banane di circa 2,5 ettari, per un contributo pari a 3mila euro. 

«Tra aprile e maggio scorso – spiega Bonesi – i frutti arrivano a maturazione. Raccolto abbondante. Qualità ottima. Guadagno, però, limitato. I commercianti all'ingrosso infatti offrivano un prezzo di 2,7 euro a casco, pari ad almeno 15 chilogrammi, per un incasso di oltre 7mila euro. Una cifra che offre comunque l'immagine di un ottimo risultato».

«A fine 2019 – così sempre Bonesi – il raccolto sarà ancora migliore e inoltre ci saranno  altri 2 ettari di terreno che produrranno frutti nella primavera 2020. Obiettvo centrato soprattutto sul piano della consapevolezza per la popolazione locale di poter davvero camminare con le proprie gambe, di lavorare insieme, di aver diffuso buone pratiche di coltivazione, di aver creato occupazione con pagamento immediato».

La soddisfazione del Gruppo Graziella Moroni è stata ampiamente condivisa da padre Jean Jacques, pronto al rientro in Camerun dopo il dottorato acquisito in Italia: «Il cambiamento deve arrivare da noi, non dall'assistenzialismo dei Paesi occidentali – spiega il sacerdote -. L'Africa va aiutata sul posto. Un progetto come questo di Akak Yevol rappresenta un modo efficace per diminuire l’intensità di una migrazione senza controllo».

Immagini a cura di Luigi Frigo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 17 Luglio 2019
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Progetto Ebolowa a cura della associazione Graziella Moroni - di Luigi Frigo 4 di 9

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore