Via Galvani, la casa di corte confiscata ora è del Comune
I 7 appartamenti furono confiscati nel 2014 - Ancora da decidere la destinazione d'uso. LA MAPPA DEI BENI CONFISCATI NELL'ALTO MILANESE
Rientra nel patrimonio del Comune di Legnano la casa di corte di via Galvani (nell'Oltresempione) confiscata nel 2014 alla criminalità organizzata. L' immobile "a rustico" composto da 7 unità abitative (tra i 20 e i 30 metri quadri) e un magazzino, il cui valore immobiliare è stimato attorni ai 220mila euro, è stato acquisito da Palazzo Malinverni la cui giunta dovrà ora dedidere come utilizzare il bene confiscato da destinare a fini sociali.
La richiesta di acquisizione dello stabile era stata avanzata dalla precedente amministrazione comunale, guidata dall'ex sindaco Alberto Centinaio: l'intenzione, espressa dall'allora assessore alle politiche Sociali, Gian Piero Colombo, era quella partecipare a un bando per ottenere i fondi per terminare la ristrutturazione degli appartamenti (la cifra è consistente ndr) e destinarli all'Housing Sociale. Ora la palla è passata nelle mani dell'amministrazione Fratus.
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