Un uomo libero, di pace e di cultura: questo e molto altro era Emanuele Fontana, ex assessore e consigliere comunale di Palazzo Molteni scomparso due anni fa. E proprio oggi Busto Garolfo, in occasione del secondo anniversario della sua scomparsa, ha intitolato alla sua memoria la sala biblioteca. 

Fondatore e per anni animatore della libreria Atala di via Vittoria, Emanuele Fontana aveva poi dato vita alla "Libreria che non c’è", associazione con cui aveva organizzato negli anni varie iniziative di carattere culturale e musicale, educativo e sociale. Membro attivo di Slow Food e Legambiente, lavorava al Consorzio Bibliotecario Nord Ovest. 

«É importante che nella nostra comunità non si perda la memoria, non si perda l'esempio di una persona come Emanuele – è stato il commosso ricordo del sindaco Susanna Biondi –. Un uomo di pace e di cultura recita la targa che oggi scopriremo: in effetti certamente Emanuele era questo, un uomo di pace e di cultura, ma tutto questo non basta a raccontarlo e descriverlo. Emanuele era un uomo comprensivo, buono, tollerante di quella tolleranza che non è superficiale bonarietà ma che nasce dalla conoscenza, dal rispetto delle diversità, dalla capacità di ascoltare e dialogare: Emanuele era tutto questo e molto di più. Ci ha lasciato due anni fa e credo che a tutti noi manchi».

«In momenti come quelli che stiamo vivendo credo che persone come lui vadano tenute presenti, ne servirebbero tanti oggi di Emanuele, perchè persone di quel calibro sono l'antidoto naturale e più efficace contro la violenza cinica e becera dell'ignoranza – ha concluso la prima cittadina fra gli applausi del pubblico presente in sala, tra cui il presidente del CSBNO Fabio Degani, il suo predecessore Nerio Agostini, i rappresentati dell'associazione NeverNemo e della libreria Atala e i volontari della biblioteca –. Noi tutti, quindi, dobbiamo tenere presente il suo esempio: Emanuele ha lasciato a tutti noi dei compiti da svolgere per migliorarci. Grazie Emanuele».