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“Partecipare”: le posizioni della politica sulla nomina del redattori

Tanti, e in alcuni casi anche piuttosto diversi tra loro, i punti di vista del Parlamentino rescaldinese sulla proposta del M5S.

Fuori la politica dal periodico comunale. É questa la proposta dei pentastellati rescaldinesi, già avanzata in sede di commissione e ribadita proprio nei giorni scorsi con l'annuncio della nomina di Cristiano De Servi, presidente della Consulta Giovani, a redattore del "Partecipare" in quota M5S

Una proposta che, tra i banchi del Parlamentino rescaldinese, raccoglie un caleidoscopio di reazioni piuttosto variegate: da chi non chiude le porte all'idea, ma ha qualche dubbio sui metodi da seguire e sull'effettivo riscontro di partecipazione, a chi si dice contrario, a chi ancora ritiene che sulla questione si debba continuare a lavorare nell'apposita commissione consiliare. 

«Vorremmo innanzitutto capire quanti siano effettivamente i cittadini interessati – spiega il sindaco Michele Cattaneo, riassumendo la posizione della maggioranza targata "Vivere Rescaldina" –. Quando, anni fa, i membri del comitato di redazione venivano eletti, il risultato era che l'elezione diventava un'elezione tra i partiti. Proprio il fallimento di quel modello ha portato alla soluzione per cui i partiti scelgono chi mettere nel comitato di redazione, ma in modo che nessuno possa prevalere sull'altro: il comitato, infatti, è composto da cinque membri scelti dalle opposizioni, uno per ogni gruppo, più un ugual numero di componenti indicati dalla maggioranza, e già questo dice che alla fine non è più tanto questione di partiti. Rispetto alla proposta di riaprire il comitato di redazione ai cittadini, comunque, noi vorremmo fare un sondaggio sul "Partecipare" per chiedere effettivamente quanti sarebbero gli interessati».

«L'idea può essere condivisibile, ma al momento non sono stati presentati strumenti adeguati – è il pensiero di Gianluca Crugnola, capogruppo di "Noi X Rescaldina" –. Un'estrazione non garantirebbe equilibrio all'interno della redazione, liste ad hoc per l'elezione dei membri finirebbero per essere il riflesso di quelle che sono attualmente le liste politiche: bisogna trovare una formula adeguata. La nostra proposta era stata quella di procedere ad una manifestazione di interesse per verificare intanto chi effettivemente potrebbe essere interessato, e poi comunque bisognerebbe trovare un metodo adatto. L'attuale composizione, infatti, garantisce che in caso di problemi all'interno del comitato di redazione la questione venga affrontata a parità e in caso di equilibri diversi si correrebbe il rischio che ognuno porti l'acqua al suo mulino».

«Alle origini del "Partecipare" – commenta Bernardo Casati, capogruppo della lista "Casati sindaco" – i membri del comitato venivano eletti dai lettori della biblioteca, poi, a fronte di una scarsa partecipazione, è diventato difficile proseguire con questo metodo ed è stato cambiato il regolamento, adottando una formula in base alla quale le forze politiche individuavano direttamente il proprio rappresentante. Se si potesse tornare all'origine, da parte nostra non ci sarebbe alcuna preclusione: il problema, però, è quello di riuscire a far partecipare la cittadinanza». 

«Come si può garantire che un membro del comitato di redazione, solo perchè non individuato da un gruppo politico, sia al di sopra delle parti? E poi, anche da un punto di vista concreto, come si realizzerebbe questa proposta? Anche se i partiti facessero un passo indietro, bisognerebbe comunque costituire un comitato di redazione – sono i dubbi di Paolo Magistrali, capogruppo di "Magistrali sindaco" –. "Partecipare" è il periodico dell'amministrazione comunale, un giornalino bimensile che serve a trasmettere comunicazioni istituzionali, ma anche a dare voce a tutti: tutti, infatti, possono scrivere ed è sempre stato dato spazio ai contributi dei privati cittadini. Ma proprio perchè si tratta di un giornalino dell'amministrazione comunale, credo sia giusto che ogni gruppo consiliare abbia un rappresentante, anche perchè in questo modo nel comitato di redazione trovano spazio tutte le forze politiche e viene così rappresentata tutta la cittadinanza. Si potrebbe invece pensare di far entrare di diritto nel comitato i presidenti delle consulte, che rappresentano a loro volta un'ampia fascia di cittadinanza e potrebbero portare qualche elemento di novità».

Infine, il consigliere Maurizio Turconi è in attesa che «gli approfondimenti riprendano nelle competenti commissioni consiliari».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Aprile 2018
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