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Le reazioni politiche allo sgombero de La Fornace: Cecchetti, De Corato, Gatti e Giudici

Da Massimo Gatti, Riccardo De Corato, Fabrizio Cecchetti e Simone Giudici le reazioni allo sgombero di questa mattina

Dopo lo sgombero del centro sociale La Fornace si susseguono i commenti da parte degli esponenti politici: vanno registrati quelli di Massimo Gatti, candidato presidente alla Regione Lombardia per la lista "Sinistra per la Lombardia",  di Riccardo De Corato, ex vicesindaco e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia, del Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti e del capogruppo in Comune a Rho Simone Giudici.

"Lo sgombero della Fornace è un gravissimo atto di repressione politica – ha detto Massimo Gatti – un tentativo di liberarsi di uno spazio dove si pratica la solidarietà con i migranti, l'autorganizzazione artistica e sociale e soprattutto la lotta contro la infiltrazione mafiosa nei territori e la sua connessione con la speculazione edilizia e le gare d'appalto delle Grandi Opere (area expo, area ex Alfa). I pretesti sono risibili. In realtà la proprietà vuole avere a disposizione una area degradata che forse potrebbe avere un'altra destinazione d'uso più appetibile. Una amministrazione locale che faccia il suo mestiere non dovrebbe favorire l'avidità proprietaria ,ma difendere il bene pubblico di un territorio e di un'azione politica collettiva che lo difende dalle devastazione. Sarò presente alle mobilitazioni per difendere La fornace"

"Almeno a Rho i centri sociali vengono sgomberati! – è l'opinione invece di De Corato – A Milano sono sempre lì, al massimo si spostano di qualche metro irridendo le leggi e i milanesi. Questa mattina è stato sgomberato il centro sociale Fornace a Rho. Lo stabile è stato anche reso inagibile, grazie a una squadra di operai mandati ad abbattere pareti e scale. Sala prenda appunti! In quasi due anni a Milano non ne ha sgomberato nemmeno uno. Evidentemente per le altre amministrazioni di centrosinistra un limite ai centri sociali c'è. A Milano invece no: sono ancora lì il Cantiere, il Vittoria, il Cox 18… e la lista è bella lunga. Invece di interessarsi ai saluti romani nei cimiteri e invece di cercare di chiudere tra quattro mura le commemorazioni per le foibe, Sala si occupi dei centri sociali. Gli ricordiamo che sono abusivi, non staccano scontrini, disturbano il quartiere, organizzano feste della droga… Chiediamo solo che venga rispettata la legalità, è così difficile?"

“Siamo stupiti che lo sgombero del centro sociale “La Fornace” arrivi a quindici giorni dal voto, mentre in tutti questi anni di nostre denunce non è stato fatto nulla”. Così la Lega sullo sgombero avvenuto questa mattina da parte delle forze dell’ordine del centro sociale “La Fornace” di Rho attraverso il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti e il capogruppo in Comune a Rho Simone Giudici, candidati rispettivamente per la Lega di Matteo Salvini alla Camera dei Deputati e per la Regione.  “Dire che lo sgombero è stato fatto a causa dell’amianto presente in struttura è una banale scusa del sindaco Romano – commentano Cecchetti e Giudici –  visto che l’amianto sicuramente non è lì da ieri. Ma tutto questo attivismo contro l’illegalità, guarda caso in campagna elettorale, non serve a niente: i cittadini non si faranno prendere in giro e sanno che il sindaco Romano e i suoi amici del PD fino adesso hanno sempre chiuso gli occhi su una situazione che non può essere tollerata. Da anni – aggiungono Cecchetti e Giudici – la Lega chiede lo sgombero del centro sociale, perché è terreno di illegalità diffusa, così come di tutti i campi rom della zona. Se Romano ora ha deciso di fare lo sceriffo siamo pronti a fare l’elenco della spesa visto che a Rho ad ogni semaforo, parcheggio e soprattutto ai mercati ci sono venditori abusivi di merce contraffatta. Capiamo che le elezioni sono alle porte – concludono Cecchetti e Giudici –  e gli amici del PD cercano di riaccreditarsi per strappare qualche voto in più ma è fatica inutile, i cittadini li hanno già bollati come inaffidabili, è arrivato il momento di mandare a casa questa sinistra e ripristinare con la Lega la legalità in ogni angolo di Rho e del Paese”.

 

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Pubblicato il 13 Febbraio 2018
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