Rho, partita la Pedalata Longa per i diritti umani
Vittorio Barbanotti è saltato in sella questa mattina, sabato 9, da piazza San Vittore - Ecco i suoi saluti in un video...
La giornata non era delle più belle, prometteva pioggia, come in tante giornate del duro allenamento in vista della grande impresa di Vittorio Barbanotti: raggiungere in bicicletta Strasburgo partendo da Rho. Eppure alla fine un piccolo "buon viaggio" è arrivato anche dal cielo: niente acqua ma un timido sole. Così Rho ha salutato questa mattina, sabato 9, il coraggioso 64enne che pedalerà per i diritti umani, contro il femminicidio, contro il bullismo, contro le discriminazioni e contro il lavoro minorile.
Dopo mesi di preparazione il grande giorno è arrivato. L'adrenalina era tanta e non si nascondeva. «Stanotte ho fatto perfino fatica a dormire dalla tensione perchè volevo quasi partire subito» ci confessa il ciclista. Ma tanti erano anche gli amici che sono passati a salutare Barbanotti prima della sua partenza per la Pedalata Longa per i diritti umani. Lo scopo dell'impresa è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni riguardo il tema dei diritti umani e chiedere all'Europa l'introduzione del loro insegnamento nelle scuole, perchè come dice Vittorio: «se si rispettano gli altri, si rispetta se stessi».
Alla partenza da Rho erano presenti, oltre al comitato organizzatore, al circolo Arci Adua, a Medici senza frontiere, al club filatelico rhodense e a una delegazione del Movimento 5 Stelle rhodense, anche gli assessori Valentina Giro e Gianluigi Forloni. L'assessore alla cultura ha consegnato a Vittorio un gagliardetto della città e una lettera firmata dal sindaco Pietro Romano sul tema dei diritti umani, da consegnare a Strasburgo. Dopo i saluti, tutti in sella. I soci di Fiab Rho, incluso l'assessore Giro, hanno accompagnato il 64enne nella prima parte del suo lungo viaggio.
Sostenere Vittorio Barbanotti nella sua impresa è ancora possibile. Per scoprire come aiutare o come donare, clicca qui.
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