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Canoni gas non versati: battaglia a colpi di emendamenti

Un emendamento al Milleproroghe rischia di stralciare il riconoscimento dell'obbligo di pagare i canoni anche nel periodo transitorio...

Continua a colpi di emendamenti la battaglia sui canoni destinati ai Comuni nell’ambito della gestione delle reti di distribuzione del gas dopo la scadenza dei contratti.

Nelle scorse settimane, infatti, i Comuni interessati avevano tirato un sospiro di sollievo grazie all'approvazione di un emendamento al disegno di legge sul bilancio, che riconosce l'obbligo per il gestore uscente di pagare il canone di concessione anche nel periodo transitorio fino a nuova gara. Ed ora, è proprio un altro emendamento a riportare prepotentemente alla ribalta la questione.

In questi giorni, infatti, tra i banchi di Palazzo Madama è approdato il Decreto Milleproroghe, e con esso l'emendamento del senatore Mucchetti per stralciare la norma votata il mese scorso dal Parlamento. Un emendamento che, secondo il sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin, «presta palesemente il fianco alle compagnie energetiche, mentre i parlamentari dovrebbero difendere i diritti dei cittadini».

«La situazione è difficilissima – commenta il primo cittadino sangiorgese -, stiamo combattendo contro un gigante. L'emendamento per ora è stato respinto in Commissione, ma dovrà ugualmente essere votato in Senato. Anche qualora non venga approvato in aula – prosegue Cecchin -, il contesto non ci lascia certo sereni».

E, a mettere il carico da unidici sulla mancanza di serenità delle amministrazioni interessate, è anche l'assenza di A.N.C.I., dalla quale il primo cittadino sangiorgese auspicherebbe una presa di posizione concreta per affiancare i Comuni nella difesa dei diritti dei cittadini.

Anche perchè, con il passare del tempo, per i Comuni coinvolti la situazione di certo non migliora. «Ieri, ad Inveruno, c'è stata una riunione con i Comuni interessati – spiega Cecchin -, e già adesso alcuni comuni non sono più in grado di sostenere la situazione. Noi stessi abbiamo dovuto tagliare nel bilancio di previsione molte spese, alcune delle quali quasi essenziali, anche perchè non possiamo in alcun modo intervenire sulle aliquote». 

I Comuni, comunque, di certo non si arrendono: le amministrazioni, infatti, stanno preparando le contromosse, e intanto prosegue anche la battaglia tra le aule di giustizia.

Di seguito il testo dell'emendamento presentato dal senatore Mucchetti:

Dopo il comma 5, è aggiunto il seguente: 5-bis. Le disposizioni di cui all'articolo 14, comma 7, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 sono prorogate sino al 31 dicembre 2017. A decorrere dal 1º gennaio 2018, tutte le eventuali proroghe per lo svolgimento dell'attività di distribuzione del gas naturale, ai sensi dell'articolo 14 del Decreto legislativo 23 maggio 200, n. 164, sono disciplinate sulla base dello schema di contratto di servizio tipo di cui al Decreto ministeriale 5 febbraio 2013 del Ministro dello Sviluppo Economico, comunque escludendo espressamente, tra gli obblighi imposti al gestore, quello relativo al pagamento del corrispettivo previsto dal contratto scaduto». Conseguentemente, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 453, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, sono abrogate". (6.21 Mucchetti) 

"Dopo il comma 5, è aggiunto il seguente: 5-bis. Le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 453, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 sono differite al 1º gennaio 2018, al fine di dare impulso all'avvio delle gare d'ambito territoriale nel settore della distribuzione del gas naturale" (6.23 Mucchetti).

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Febbraio 2017
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