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Da Rho a Strasburgo, in sella per i diritti umani

Partirà dalla città di Expo l'impresa di Vittorio Barbanotti: "Basta parole, voglio fatti concreti"...

Sportivo, milanese di nascita ma genovese di radici. Vittorio Barbanotti è un uomo di 64 anni, membro del Comitato Diritti Umani, che è «stufo di sentire solo parole» e vuole che gli slogan inizino a trasformarsi in fatti concreti. Il suo obiettivo è uno: l'introduzione dell'insegnamento dei diritti umani nelle scuole per diffondere la cultura della non violenza tra i più piccoli e contrastare femminicidio, bullismo e sfruttamento minorile. Per raggiungere questo scopo è pronto a pedalare, anche 2.100 km, da Rho a Strasburgo, sede della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Partire proprio dalla città di Expo per questa "Pedalata Longa" è un modo per rendere omaggio ad alcuni amici, i membri del circolo di Rifondazione Comunista, che gli hanno trasmesso speranza e voglia di fare. Vittorio Barbanotti salterà in sella per il suo lungo viaggio in piazza Visconti nella mattinata di sabato 9 settembre 2017. La sua avventura sarà suddivisa in 38 tappe, lungo le quali cercherà di raccogliere l'adesione delle istituzioni alla sua richiesta. Insieme a lui solo un amico che lo seguirà con la sua automobile.

«Una volta arrivato a Strasburgo mi incontrerò con i rappresentanti della Corte europea dei diritti dell'uomo e presenterò le mie richieste – racconta Barbanotti -. Poi, in aereo o in treno, mi sposterò a Bruxelles dove avrò un colloquio con i parlamentari europei italiani, in modo trasversale: non mi interessa il colore politico, ma il risultato, tanto è vero che in Italia sto collaborando alla stessa proposta con Enza Blundo, una senatrice del Movimento 5 Stelle». Quella con meta Strasburgo, infatti, non sarà la prima pedalata per i diritti umani di Vittorio Barbanotti. Proprio lo scorso anno l'uomo ha percorso 980 km in mountain bike lungo la Penisola, da Milano a Roma, per presentare la stessa proposta al Parlamento. Dopo essere stata approvata in commissione, ora, la richiesta di inserire i diritti umani nelle scuole è in attesa del passaggio alle Camere.

«Il contrasto alla violenza di genere, al bullismo e allo sfruttamento dei minori, che sono purtroppo fatti ancora altamente presenti nel nostro Paese, sono temi che mi stanno particolarmente a cuore – sottolinea Barbanotti, che viene da un burrascoso passato personale -. Voglio contribuire a far sí che i bambini crescano coltivando il rispetto, in modo che possano costruire un futuro migliore dove vivere. Ecco perchè tengo così tanto all'inserimento dei diritti umani nelle scuole».

Per aiutare il ciclista nella sua lunga avventura nei prossimi mesi verranno organizzate serate e cene per raccogliere fondi. Chi vuole può già contribuire con una donazione all'IBAN IT 54W0200801779000102045461, banca Unicredit e intestazione Comitato Diritti Umani Milano.

Redazione
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Pubblicato il 23 Novembre 2016
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