Legnanesi e soprattutto residenti della Mazzafame e di S.Paolo, tranquilli. La centrale Biogas di via Novara, tra l'ospedale e il Parco Alto Milanese, avrà sul territorio un impatto ambientale pressoché minimo.

Così, ieri sera, nella sede della Consulta Oltrestazione, la task-force messa in campo da amministrazione comunale (sindaco Centinaio, vice Luminari e assessore Silvestri) e Amga (amministratore delegato Garavaglia e direttore generale Fommei) ha cercato di rassicurare gli intervenuti. Assenti i rappresentanti del Comitato No-Biogas, in totale disaccordo con le autorità cittadine (qui il comunicato).

A presentare il progetto, a difenderlo dalle preoccupazioni dei cittadini che hanno sollevato perplessità di ordine tecnico, ambientale, economico, a recitare la parte di assoluto protagonista della serata, Daniele Barbone, il 42enne titolare della BP Sec di Magnago, consulente di Amga, ma anche, come scriveva il quotidiano La Stampa nel luglio 2013, "l'uomo che sussurra ai grandi della terra sui temi dell'ambiente". L'esperto, infatti, è stato l'unico italiano ad aver fatto parte della commissione internazionale che ha preparato l'incontro del G20 a San Pietroburgo. Insomma, un abile tecnico che sa sempre cosa dire e come rapportarsi con il pubblico.

Daniele Barbone, nella foto in prima fila, è lo stesso consulente che si era occupato di Accam e della Elcon. «Quello di Legnano – ha spiegato – è  un centro integrato per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani attraverso un impianto che prevede il trattamento di 40mila tonnellate l'anno di Forsu proveniente dalla raccolta differenziata e di 5mila tonnellate l'anno di verde. Il recupero della sostanza organica avverrà attraverso un processo di digestione anaerobica e di compostaggio. Il compost che ne deriverà potrà essere utilizzato come fertilizzante. Il tutto avverrà rigorosamente in vasche chiuse, in depressione e senza contatto con l'esterno. Queste non saranno più alte di 10 metri».

Per quanto riguarda il traffico, sono stati previsti ulteriori 40 automezzi al giorno nella via Novara con un incremento del 5% del scorrimento: «L'impatto sul traffico locale – ha affermato il consulente – sarà pertanto trascurabile».

«L'obiettivo – ha concluso Barbone – è aumentare l'indifferenziata con un impianto a km zero e di dimensione contenuta, riducendo i costi dello smaltimento con il controllo del territorio sulla gestione dei rifiuti. L'impianto sarà di dimensioni tali da soddisfare unicamente il territorio interessato per circa 190mila abitanti. Occuperà 11mila mq al chiuso e 15mila mq destinati a strade e piazzuole, producendo una saldo energico positivo».

«Una serata importante – ha sottolineato il sindaco Centinaio, con accanto Lorenzo Radice, consigliere comunale di Insieme per Legnano – perchè permette ai cittadini di esprimere il loro pensiero, ai tecnici di illustrare il progetto, a noi amministratori di recepire consigli, suggerimenti e proposte. Ricordiamoci, comunque, che tutti produciamo rifiuti e tutti dobbiamo cercare di produrli in modo sempre più intelligente, sentendoci responsabili di come ci comportiamo. Noi dobbiamo essere una comunità che si interroga seriamente sul problema, ma senza rifugiarsi nella logica che quello che si trova sotto casa e non mi piace devo esportarlo. Noi terremo conto delle sensibilità della popolazione, senza però nascondersi dietro un dito. Il trasferimento dei rifiuti anche a 80 chilometri lontano da noi è un difetto al quale dobbiamo porre un rimedio".