(g.s) – Sono in partenza i 24 bambini ucraini ospitati dalle 16 famiglie del "Comitato accoglienza bambini di Chernobyl di Cerro Maggiore, Cantalupo e San Vittore Olona" che in questi giorni hanno festeggiato, al centro parrocchiale don Vittorio Branca a Cerro Maggiore, la decima edizione di "Una giornata per l'Ucraina".

Una manifestazione all'insegna del divertimento che si inserisce in un ben più ampio progetto volto alla solidarietà e all'accoglienza.

All'evento hanno partecipato Giacomo Agrati assessore alla Cultura di San Vittore Olona, Teresina Rosetti vice sindaco di Cerro Maggiore e Piera Landoni assessore esterno ai Servizi alla persona, Famiglie e Politiche di genere.

L'accoglienza proposta dal comitato ha come obiettivo consentire ai bambini un allontanamento temporaneo e periodico dalle zone di residenza tuttora contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl del 1986 permettendo così un sensibile calo dei livelli di radioattività presenti nel loro organismo, recuperando in parte le difese immunitarie compromesse.

Dunque, una vera e propria “vacanza terapeutica” per i ragazzini ucraini che, durante il loro soggiorno italiano di 5 settimane, hanno partecipato a un ricco programma di attività come la seconda edizione della “Cinque Mulini Summer Night” (nella foto a destra) in cui Maryna Geraschenko del gruppo è arrivata terza nella gara femminile dei più piccoli.

"Questi bambini ucraini, in qualche modo, sono vittime della tragedia di Chernobyl e chi li ospita offre una vacanza a favore della loro salute e al loro sorriso – spiega Maria Rita Maggioni presidente del comitato -. Chi tra noi è stato in Ucraina ha potuto constatare di persona che le condizioni di vita sono al limite della precarietà e della povertà. Per i bambini che vengono in Italia questa esperienza costituisce anche un’importante risorsa a livello umano. Anche quest'anno sono stati una settimana al mare, a Marina di Pisa, grazie a un contributo economico della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Il progetto Volando sull'arcobaleno, con il contributo di Fondazione Cariplo, ha sostenuto invece i voli per i minori da e per l'Ucraina".

Un'esperienza che si rivela significativa per tutti coloro che vi partecipano dove si crea un forte legame tra le famiglie ucraine di provenienza dei minori e le famiglie italiane ospitanti con scambi reciproci di corrispondenza.

Un vero e proprio scambio interculturale basato sulla cultura dell’accoglienza.