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UNA LEZIONE IN RICORDO DELLA STRAGE DI CAPACI

Il vice questore Antonio D'Urso ha tenuto un incontro con gli studenti delle classi terze delle scuole medie di Busto Garolfo...

Una lezione di legalità, con il vice questore Antonio D'Urso nella veste di docente, per gli studenti delle classi terze delle scuole medie di Busto Garolfo.

L'iniziativa, che si inserisce nella due giorni dedicata all'anniversario sulle stragi di Capaci e di Via d’Amelio, si è svolta svolta nella sala della comunità cineteatro Sacro Cuore.

All'evento era presente Luca Vezzaro assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Busto Garolfo.
Il vice questore ha tenuto un brillante incontro con i ragazzi che si sono dimostrati attenti alla tematica proposta effettuando numerose domande.

Il dr. D'Urso ha fatto un rapido excursus sulla storia dei fenomeni mafiosi, spiegando le differenze tra mafia, camorra, ‘ndrangheta e Sacra Corona Unita, inoltre,  ha illustrato come il fenomeno si sia diffuso sia  a  livello nazionale che internazionale. 

"Dai concetti teorici alla pratica: il dott. Antonio D’Urso è stato davvero molto arguto nell’utilizzare una storia di bullismo realmente accaduta – spiegano gli organizzatori dell'evento – , ha coinvolto i ragazzi e ha  fornito loro degli esempi pratici, raccontando anche come il “bullo” e le sue malefatte siano state scoperte e fermate. I ragazzi sono stati attenti e silenziosi, grazie anche agli insegnanti che li avevamo preparati a questa importante giornata. Durante l'incontro uno studente ha domandato: Ma lo Stato ce la farà a sconfiggere la mafia? noi tutti ci uniamo alla risposta di Antonio D’Urso e rispondiamo si! Ce la possiamo fare se tutti collaboriamo e facciamo il nostro dovere".

La Polizia di Stato risulta essere sempre attenta al tema dell'educazione alla legalità nelle scuole ed il vice questore Antonio D’Urso, abile oratore, effettua spesso incontri con i giovani proprio per  stimolare i ragazzi all'importanza della prevenzione, per parlare di responsabilità e di rispetto della legge, ma anche per sottolineare quanto sia labile il confine tra legalità ed illegalità.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Maggio 2012
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