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IL COMITATO VALLE OLONA RESPIRA RIPETE IL SUO SECCO “NO”

Dopo la presentazione del progetto Elcon per un insediamento di trattamento rifiuti a Castellanza, il comitato di cittadini conferma la sua contrarietà...

Abbiamo appreso ieri, giovedì 3 maggio, che il progetto per la realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti industriali chimico farmaceutici è stato depositato in Regione Lombardia da Elcon Recycling, dopo circa due mesi dalla presentazione, generica e informale, effettuata presso la Commissione Territorio del Comune di Castellanza (7 marzo scorso).
In queste settimane, in attesa della presentazione specifica e dettagliata del progetto, il Comitato ValleOlonaRespira ha voluto mettere in evidenza alcune delle criticità che la realizzazione di un impianto del genere comporterebbe, criticità che, a nostro avviso, erano più che sufficienti a rigettare l'ipotesi di progetto. I problemi evidenziati sinora derivano dalla pregressa situazione ambientale della zona in cui l’impianto Elcon andrebbe ad insediarsi. Purtroppo l'Amministrazione non ha voluto accogliere tali criticità e non ha espresso il suo diniego; è così iniziato l'iter amministrativo per la realizzazione di un qualcosa che la comunità, non solo castellanzese, non vuole.
Durante la Conferenza Stampa che annunciava la deposizione del progetto, Daniele Barbone, direttore di BP SEC e Yaron Bar, vicepresidente di Elcon, hanno sostenuto che l’impianto porterebbe due sostanziali benefici alla città: darebbe posti di lavoro (si parla di una cinquantina, dopo i 20/30 dichiarati inizialmente) e garantirebbe la bonifica di un’area di circa 9 mila m/q all’interno del Polo Chimico.
Nonostante queste indicazioni il comitato ritiene di dover ribadire, ancora una volta, le proprie posizioni.
Innanzitutto, la realizzazione dell’impianto avrebbe comunque uno scarso impatto occupazionale. A prescindere, va tenuto presente che il punto è un altro. Quello che qui è in gioco è la salute di tutti noi. Un numero uguale di posti di lavoro, inoltre, potrebbero essere assicurati dall’inizio effettivo di un’attività di bonifica dell’area.
La questione della bonifica è molto complessa: il Polo Chimico di Castellanza/Olgiate è stato occupato per oltre un decennio da industrie che hanno inquinato gravemente l’area sulla quale insistevano. Non vi è stata alcuna assunzione di responsabilità: le diverse società che si sono succedute nel tempo hanno additato ai loro predecessori l’inquinamento del suolo. È evidente che la bonifica è precondizione necessaria ad un qualsiasi piano di recupero. Elcon promette di farsi carico delle spese per la bonifica dell’area che andrà ad occupare (circa 9 mila m/q su 132 mila complessivi) e sostiene che tale intervento sarebbe un aiuto per l’Amministrazione Comunale, che ne sarebbe sgravata. Tale ragionamento, a nostro avviso, è scorretto e insensato. In primo luogo, il vantaggio maggiore non sarebbe per l'Amministrazione, cui non spetta l'onere della bonifica, bensì per l'attuale proprietario dell’area (ossia Chemisol).
Inoltre, la bonifica ha senso solo se, in seguito ad essa, sull’area bonificata non vengono più realizzati impianti potenzialmente inquinanti. In caso contrario si farebbe un’operazioni insensata: si bonifica per inquinare di nuovo. Infine, l'assenso al progetto Elcon aprirebbe la strada ad altre iniziative analoghe, pregiudicando uno sviluppo alternativo del polo. Ciò che occorre, invece, è salvaguardare e recuperare l’intera area.
La posizione del Comitato ValleOlonaRespira non cambia, anzi si rafforza: ribadiamo il nostro secco NO alla tipologia di interventi proposta da Elcon poiché riteniamo che essa sia incompatibile con l’area abitativa in cui andrebbe ad insediarsi e, in generale, non confacente con il futuro che ci auguriamo per la nostra città e per l’intero territorio della Valle Olona.

Comitato ValleOlonaRespira

Redazione
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Pubblicato il 04 Maggio 2012
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