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Si intesificano le operazioni di controllo sul territorio. Infatti, stamane in via Ticino, si è svolto un blitz della Polizia Locale di Legnano in un laboratorio di cinesi allestito in un magazzino non a norma e in pessime condizioni igienico- sanitarie. Macchine da cucire 16 postazioni di lavoro e numerosi capi di abbigliamento ancora da confezionare sono state rinvenute all'interno dei locali. Sei i lavoratori sorpresi tra cui due i clandestini di origine cinese e portati al Comando per le procedure di idientificazione. |
Il responsabile dell'attività di confezionameto, che lavorava su ordinamento per note aziande italiane, è una cittadina cinese con permesso di soggiorno, iscritta alla Camera del Commercio ma che non aveva mai regolarizzato l'attività. Ancora da accertare lo stato di sfruttamento dei dipendenti.
Sul posto, con gli agenti della Polizia Locale, in contatto con l'ufficio igiene dell'Asl, erano presenti responsabili dell'ufficio tecnico del Comune e dell'ufficio ispettivo Inp, .per verificare le condizioni della struttura e dell'attività.
Le indagini sono in corso e verranno effettuati accertamenti in merito ai rapporti tra i laboratorio cinese e le ditte italiane.Le violazioni che si ravvisano riguardano la conduzione abusiva di un’attività artigianale, cambio di destinazione d’uso dei locali, lavoro nero (intervenuto anche l’ufficio ispettivo dell’INPS di Legnano), violazioni inerenti l’igiene negli ambienti di lavoro. In ambito penale, la titolare sarà perseguita per aver fatto lavorare personale privo del permesso di soggiorno, mentre i clandestini per il reato di clandestinità.
gea somazzi |
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