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Sul Lago Maggiore con mascherina e occhiali da sole: “Ridotta la portata dei traghetti”

Diversi cartelli informato i passeggeri della riduzione dei posti a sedere e dell'obbligo del distanziamento sociale. "Non lasciamo a terra nessuno, corse integrate in caso di necessità"

Viaggio in traghetto Coronavirus

“A seguito delle misure di contenimento del Coronavirus, la portata delle navi è ridotta rispetto a quella normale”. L’avviso è appeso alla vetrata delle biglietteria dei traghetti di Laveno Mombello. E continua: “In particolari circostanze di alta affluenza o di concentramento del traffico serale di ritorno, ciò potrebbe comportare la distribuzione dei signori passeggeri su più corse”.

Si chiede un po’ di pazienza insomma, in un’estate più difficile delle altre. Usciti dall’emergenza Covid19 anche la Navigazione Lago Maggiore ha dovuto adeguarsi alle nuove normative, adottando una serie di adeguamenti.

Così, chi arriva in biglietteria, si trova davanti diversi cartelli: uno ricorda di indossare la mascherina sul traghetto, l’altro di mantenere il distanziamento sociale ed evitare assembramenti. E, uno ancora, indica la capienza massima di posti a sedere consentiti, negli spazi interni ed esterni del traghetto. «Non lasciamo nessuno a terra – spiega il direttore della Navigazione Lago Maggiore, Gian Luca Mantegazza -. In particolare, nelle ore serali, può capitare di avere troppe persone, così integriamo le corse».

In una mattina di metà agosto, il via vai dei natanti che da Laveno Mombello raggiungono Intra è costante. I traghetti arrivano ogni venti minuti, la sera ogni ora. I dipendenti della Navigazione Lago Maggiore staccano i biglietti e contano il numero di passeggeri. Quando raggiungono il limite massimo consentito chiudono il ponte e partono. A chi sale in macchina viene consigliato di non scendere dal veicolo per evitare assembramenti ma per qualcuno, probabilmente, uno sguardo al panorama è irresistibile.

Viaggio in traghetto Coronavirus

In ogni caso, i posti a sedere sul traghetto sono alternati e ci sono dei cartelli per indicare dove ci si può sedere e dove no. «Viaggiamo al 50% della capienza – continua Mantegazza -. Rispettiamo tutte le normative e facciamo di tutto per garantire il servizio».

I turisti quest’anno sono pochi e questo, almeno sui mezzi più grossi, aiuta ad evitare che ci sia troppo affollamento. «Solo dopo Ferragosto potremo fare un bilancio di come sta andando questa estate, al momento possiamo dire che c’è meno affluenza del solito. I turisti si concentrano nel fine settimana e gli stranieri sono pochi e iniziano a vedersi soprattuto ora».

Una prima impressione che coincide con quanto raccontato dagli albergatori e dai ristoratori della zona, oltre che delle Funivie del Lago Maggiore che solo nella settimana di Ferragosto hanno visto un aumento di tedeschi e olandesi. Ad ogni modo, saranno i dati di fine stagione a fare un bilancio di questa estate. Intanto, mascherina sul volto e occhiali da sole, chi può si gode la sua giornata sul Verbano, principalmente in direzione Isole Borromee. A settembre invece, con l’inizio delle scuole, sarà tutto da rivedere.

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Pubblicato il 15 Agosto 2020
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