Presidio alla Prefettura degli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari
La trattativa è iniziata ben più di tre anni fa e ad oggi, nonostante le proposte concrete fatte dalle organizzazioni sindacali, non ha ancora definito punti cruciali
Sono circa 70mila in tutta Italia – 15mila nella sola Lombardia – gli addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto scaduto nel lontano 2015. Una trattativa iniziata ben più di tre anni fa e che ad oggi, nonostante le proposte concrete fatte dalle organizzazioni sindacali, non ha ancora definito punti cruciali per i lavoratori quali incrementi salariali, campi d’appalto, classificazione del personale, salute e sicurezza e contrattazione di secondo livello.
[pubblicita] "Non è accettabile" , affermano le segreterie di Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e UilTucs Uil, "che le associazioni datoriali continuino a presentarsi al tavolo con posizioni inammissibili e a totale svantaggio dei lavoratori su varie aree tematiche. Per queste ragioni le organizzazioni sindacali di categoria hanno hanno proclamato uno sciopero nazionale per l’1 e 2 agosto. Questa mattina si è svolto un presidio davanti alla Prefettura di Varese".
Interviene Livio Muratore responsabile Filcams Cgil Varese: “Il CCNL della vigilanza privata e dei servizi fiduciari è scaduto da Oltre 3 anni e non si intravede la possibilità di rinnovo a breve per le proposte vergognose delle aziende in termini di aumenti Salariali proposti inconsistenti e flessibilità esasperata richiesta dalle aziende del settore. E’ un settore con retribuzioni vergognose e prestazioni lavorative altamente flessibili. Da anni stiamo assistendo ad un impoverimento, anche
professionale del settore, situazione che il mancato rinnovo del CCNL contribuisce ad esasperare”.
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