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Human Technopole – Mind a Rho, mille dipendenti entro il 2028

Su proposta della Commissione consigliare Ambiente e territorio e della Commissione Mind gli amministratori locali hanno incontrato i vertici di HT per rinforzare il dialogo già avviato a partire dal 2018

mind milano

Human Technopole di Rho incontra il territorio. Su proposta della Commissione consigliare Ambiente e territorio presieduta da Paolo Bindi e della Commissione Mind presieduta da Fulvio Caselli, sindaci e consiglieri di Rho, Pero, Baranzate e Municipio 8 di Milano hanno incontrato giovedì primo dicembre i vertici di HT per rinforzare il dialogo già avviato a partire dal 2018. Sono intervenuti il Sindaco di Rho, Andrea Orlandi; il sindaco di Pero, Maria Rosa Belotti; quello di Baranzate, Luca Mario Elia; Giulia Pelucchi presidente del Municipio 8 di Milano, oltre al presidente di HT Gianmario Verona e ad Alessandra Poggiani.

Al momento sono 250 i dipendenti di laboratori e uffici attivi nel campo di genomica, crio-microscopia elettronica, microscopia ottica, impianti automatizzati per cellule staminali e organoidi, analisi delle immagini e data centre. Saranno 1000 quando entro il 2028 sarà pronto il South Building. Si stanno costruendo le giuste sinergie per offrire a tutti i ricercatori e i dipendenti i servizi adeguati, dalla ristorazione all’istruzione scolastica per i loro figli. Un percorso in divenire, che necessita del supporto di tutto il territorio per rendere Mind una occasione di sviluppo per Rho e gli altri comuni coinvolti.

“HT non è più una start up, le procedure sono state completate nell’arco di quattro anni – ha precisato il presidente Gianmario Verona – Siamo nella fase di consolidamento e crescita. Si prepara un quartiere straordinario dal punto di vista scientifico che arriverà, a regime, ad avere mille persone al lavoro. Dovremo ripensare la cartellonistica di Expo, dando nuovi nomi ai cargo, e anche quella esterna, perché in Mind ormai il passato industriale non ha più voce”.

Maria Rosa Belotti ha esortato ad avere una “visione di insieme”: “Pero è diventata all’improvviso attrattiva, il Rhodense è al centro dell’Europa – ha detto – Come Comuni dobbiamo lavorare in sinergia”.

Luca Elia, per Baranzate, ha chiesto che “HT non sia un’astronave che cali sul territorio senza dialogo con l’esterno”: “Siamo pronti al dialogo con i lavoratori del centro di ricerca che attrae talenti da tutto il mondo e con i proprietari di aree dismesse sui nostri territori. A Baranzate abbiamo anche stretto un’intesa con l’Università Statale per gli studentati”.

Giulia Pelucchi ha ricordato come quanto accade in Mind rappresenti “una forte accelerazione per la riqualificazione del territorio, già avviata con Expo 2015 e in vista delle Olimpiadi 2026”.

Il Sindaco di Rho, Andrea Orlandi, ha usato tre parole chiave: distretto, capitale sociale, evoluzione. “Qui – ha ricordato – prima dei cantieri di Expo, c’erano dei campi e non un distretto storico. L’ambizioso Milano Innovation District parte da zero e si basa sulle eccellenze che vi si insediano: HT è stata la prima ancora pubblica a insediarsi. Qui si concentrano ingenti investimenti pubblici statali per competere a livello internazionale. Il distretto non può restare chiuso nel suo perimetro, è al centro di un territorio di 500mila abitanti: 300mila nei 16 comuni del nord ovest Milano e 200mila nella stessa metropoli, senza particolari confini”.

La seconda parola è capitale sociale: “L’anima di un territorio si costruisce pian piano. Se 150milioni di euro bastano per avviare la ricerca e competere, il capitale sociale si costruisce con fatica, relazionandosi di continuo”. Quanto alla evoluzione del territorio, Orlandi ha chiarito: “E’ vero, i cartelli parlano di zona industriale. Quella che fu immaginata alle porte della città, vicino a raffineria e campi, ed è tuttora molto attiva. Oggi paradossalmente la periferia diventa centro e va valorizzata. Chiederemo di cambiare nome ai cargo, perché soprattutto all’Ospedale Galeazzi non entrano merci ma persone. Cerchiamo tutti insieme di collaborare per far evolvere il territorio e il distretto”.

Alessandra Poggiani, director of administration di HT, ha illustrato il progetto del grande edificio che sorgerà entro il 2028 per accogliere i nuovi laboratori ed evidenziato le necessità dei ricercatori e degli impiegati del polo di ricerca: “Abbiamo persone di 32 nazionalità, sono giovani, hanno dei figli per i quali cercano asili e scuole. Ci sono italiani che tornano dall’estero e tantissimi stranieri. Hanno bisogno di supporto nel cercare casa, nel capire come muoversi sul territorio. Servono servizi, punti di ristorazione, occasioni per il tempo libero”.

I consiglieri comunali presenti hanno offerto la loro collaborazione per concorsi nelle scuole per ideare nuova cartellonistica e nuova toponomastica. HT dialogherà con i Comuni, con Arexpo e con Lendlease per far sentire a casa tutti i suoi dipendenti.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Dicembre 2022
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