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Come togliere il pannolino ai bambini: l’estate è la stagione migliore

Evitare pressioni, premi, punizioni e la concomitanza con altri cambiamenti importanti, viaggi inclusi. Sì invece a letture, buone abitudini e precauzioni

Generico 2018

L’estate è la stagione ideale per togliere il pannolino per i bambini, per i genitori e anche per i pediatri (qui i consigli degli specialisti dell’Ospedale bambino Gesù di Roma). Lo è perché con meno indumenti addosso da sfilare, indossare di nuovo o mettere a lavare (perché qualche incidente è inevitabile) la fatica del passaggio si riduce e in più il lungo periodo di vacanza aiuta grandi e piccini a essere più sereni nell’affrontare la sfida.

Considerando che non c’è un metodo infallibile , perché ogni bambino è unico come uniche sono le sue esperienze e le sue esigenze, alcuni consigli sono però validi per tutti.

PERIODI TRANQUILLI

Lo spannolinamento è un passaggio delicato di transizione da proporre in un momento di serenità per il bambino, evitando sfavorevoli concomitanze con altri eventi di cambiamento, e quindi di stress (perché i bambini adorano le routine e ne sono rassicurati). Quindi non è opportuno iniziare lo spannolinamento durante un viaggio, a ridosso della nascita del fratellino o dell’inserimento a scuola.

PREPARARE IL TERRENO

Già dai sei mesi, o comunque da quando il bimbo impara a stare seduto, può iniziare a familiarizzare con il gabinetto, usando ad esempio un vasino o un riduttore. Osservando il bambino i genitori impareranno a riconoscere da alcuni segnali (certe espressioni, gesti, o particolari pianti e sequenze) che si sta preparando per fare cacca o pipì, anche prima che cominci a parlare. Quando compaiono i “segnali premonitori” i genitori possono abituarsi a portare in bagno il bimbo, rendendo l’utilizzo del vasino o del gabinetto un gesto normale e quotidiano anche se non sempre produttivo.

Cacca e pipì sono argomenti molto cari ai bambini, affrontati ampiamente dalla letteratura di genere con storie e albi illustrati che preparano i piccoli a gestire i bisogni in autonomia. Leggere dei libri sull’argomento ai bambini sicuramente è divertente e può essere utile a prepararli a fare a meno del pannolino: alcuni titoli adatti sono a questo link.

NIENTE PRESSIONI

Se l’osservazione di fratellini o amichetti più grandi può aiutare (i bimbi che frequentano il nido possono avere uno stimolo in più che è anche una risorsa per i genitori che avranno l’opportunità di coordinare il passaggio con le educatrici), è meglio evitare che tutta l’attenzione di genitori, nonni, zii e fratellini sia concentrata sulle pipì del pargolo. Troppa attenzione può far sentire a disagio il piccolo con il rischio che si ritiri nella sua zona di comfort, il pannolino, perdendo la motivazione a toglierlo.

MANTENERE LA CALMA

Il percorso per conquistare una nuova autonomia è molto impegnativo per il bambino, sia cognitivamente che emotivamente: il ruolo del genitore è quello di accompagnare e sostenere questi passaggi infondendo sicurezza, senza perdere la pazienza. In questo senso la stagione estiva aiuta perché in estate si archiviano coperte e tappeti, gli abiti sono ridotti e banalmente, in caso di incidenti, ci sono meno cose da lavare, mentre le temperature calde aiutano ad evitare altri inconvenienti.
Ma errori, incidenti e passi falsi fanno parte del percorso e sono da mettere in conto. Meglio prevedere e quindi prevenire danni o situazioni particolarmente stressanti, ad esempio coprendo con teli impermeabili divani, sedie poltrone e materassi

IL BAMBINO È PRONTO?

Il genitore deve essere preparato ad affrontare qualche fatica in più, ma anche il bambino deve essere pronto. Di solito lo spannolinamento avviene attorno ai 2 – 3 anni di età , ma ogni bimbo ha i suoi tempi ed è bene rispettarli senza ansia: prima o poi imparano.
Ad esempio se il bimbo con il pannolino ha iniziato ad annunciare quando sente lo stimolo di andare in bagno, i tempi potrebbero essere maturi.

LE ROUTINE

Anche prima di sperimentare l’ebrezza di stare liberi dal pannolino, può essere utile proporre di usare il gabinetto con metodo, magari appena svegli, a metà mattina, dopo mangiato o prima di andare a dormire. Instaurare quindi delle piccole routine che, anche in questo caso, aiutano i bambini ad orientarsi.

SODDISFAZIONE

Soprattutto all’inizio i bimbi tendono a chiedere di poter vedere nel vasino o nel gabinetto il prodotto dei loro sforzi. É una normale esigenza di curiosità e gratificazione, non c’è di che preoccuparsi: quando l’uso del gabinetto in autonomia diventerà consuetudine quotidiana, questa attenzione inizierà a diminuire progressivamente.

NIENTE PREMI NÈ PUNIZIONI

Rimproveri, punizioni e ricatti hanno solo effetti controproducenti. Quindi cercate di rispettare i tempi del bambino (inutile accanirsi, se proprio non avverte lo stimolo della pipì forse non è pronto) Anche i premi sono da evitare: la soddisfazione più grande per un bambino che riesce a fare a meno del pannolino dovrebbe essere quella di riuscire a fare da solo, come i bimbi più grandi

ATTREZZATURA

Vasino o riduttore, mutandine assorbenti o pannolini lavabili?
L’attrezzatura migliore per il passaggio è quella che il bambino preferisce e che il genitore si sente di gestire con maggiore serenità. Se si opta per il riduttore, l’ideale è prevedere anche uno sgabello o una piccola scaletta che permettano al bambino di raggiungere la seduta in autonomia.

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Pubblicato il 18 Luglio 2022
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