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Indagine su Neutalia, le associazione ambientaliste: “Pronte a valutare una ulteriore denuncia penale”

Le associazioni ambientaliste commentano la decisione della Procura di Busto Arsizio di aprire indagini su Neutalia definendola «un segnale molto positivo»

termovalorizzatore neutalia inceneritore

I comitati ambientalisti (Laboratorio Ambiente, Eco Rete Ecologica Lombardia, Ambiente Futuro Lombardia; Tutela Salute) commentano la decisione della Procura di Busto Arsizio di aprire indagini su Neutalia definendola «un segnale molto positivo che tenta di far chiarezza su operazioni quantomeno “spericolate” con i soldi dei cittadini».

Gli stessi ambientalisti avevano segnalato,  afferma l’ex deputato Stefano Apuzzo, a nome delle Associazioni ambientaliste, «una fusione societaria e acquisizioni dubbie e disinvolte, caricando i debiti accumularti da Accam e dalla sua gestione dell’inceneritore di Busto, sulle tasche dei cittadini. Denunciavamo, inoltre, la pratica illegittima dell’acquisizione della Forsu, raccolta dalle società pubbliche controllate o partecipate per conferirla presso gli impianti afferenti alle società fondatrici di Neutalia, al fine di produrre biogas e biometano».

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In particolare i comitati avevano evidenziato che «Neutalia ha indetto, lo scorso 30 novembre, una gara pubblica a “lotto unico” per la raccolta, gestione e valorizzazione della Forsu, gara gestita (documentazione, offerte, etc.) da Amga Legnano. La pratica del cosiddetto “lotto unico” è già stata censurata e rispedita al mittente in altre occasioni (Comune di Segrate, provincia di Milano e gara Amsa- A2A del Comune di Milano), perché non favorisce la partecipazione delle imprese e, in sostanza, si configura spesso come un vestito cucito su misura a favore delle controllate e partecipate pubbliche (ovvero di sé stesse)». In merito alla gara gli avvocati delle associazioni ambientaliste stanno «valutando una ulteriore denuncia penale, la segnalazione alle Autority pubbliche o il ricorso al TAR»..

Nella denuncia di luglio scorso segnalavano anche «l’enorme debito accumulato da Accam e trasferito, tramite CAP, nella nuova società; gli aspetti ambientali e di salute pubblica legati all’intenzione di incenerire a Busto e a Sesto San Giovanni i fanghi di depurazione, contenenti moltissime sostanze tossiche e pericolose (in particolare senza controllo continuo delle emissioni); l’assenza della Valutazione di impatto ambientale non ritenuta necessaria per l’impianto di Legnano (voluto e promosso da giunte di destra, Fratus e di sinistra, prima e dopo la stagione di Radice), gestito da Asja ma di proprietà di Amga (e quindi di Neutalia?); le prescrizioni di Città metropolitana di Milano, all’atto del rilascio dell’autorizzazione all’impianto Forsu di
Legnano, tra cui “la riduzione e abbattimento delle emissioni in atmosfera, in particolare NOx (gli ossidi di azoto, che in atmosfera reagiscono, diventando fortemente tossici)”; il “lotto unico” presente già nella gara per la costruzione e gestione dell’impianto di Via Novara, redatto da AMGA Legnano SpA e AEMME Linea Ambiente Srl; le decisioni, assunte nel 2021 da CONAI e AGCM (Agenzia per la Libera Concorrenza del Mercato) che ribadivano il principio di “concorrenza e libero mercato” per i rifiuti provenienti da raccolta differenziata e, quindi, con valore economico intrinseco; la tariffa prevista nel piano economico finanziario di Amga – Asja Legnano per lo smaltimento della Forsu, fissa per ben 22 anni, con conseguente tassa ai cittadini (Tari) fuori dai costi di mercato. Nel piano e nelle gare di Amga per Legnano – proseguono gli ambientalisti – si parla inoltre di un costo di circa 70 euro a tonnellata, mentre oggi il mercato (quello libero e non distorto dalla politica o dagli interessi delle multi utility pubbliche) è già sceso a circa 30 euro, a causa delle grande richiesta di Forsu per gli impianti di produzione di biometano. E’ oggi molto positivo che la magistratura bustese abbia finalmente aperto indagini nei confronti di Neutalia e delle Società fondatrici e partecipate, dimostrando che nessuno può ritenersi al di sopra della giustizia».

Redazione
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Pubblicato il 12 Dicembre 2022
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