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Bello Figo al District Festival di Legnano, Laffusa (Lega): “Mi rifiuto di pensare che ci sia il consenso del Comune”

Già in passato il rapper era diventato un caso politico per i contenuti dei suoi video. Sarà sul palco di Mazzafame domenica 11 settembre

District Festival

Nasce sotto uno spirito polemico l’annuale edizione del District Festival, da venerdì 9 a domenica 11 settembre. Ad agitare il pensiero della consigliera comunale leghista, Daniela Laffusa, la presenza tra i cantanti del rapper Paul Yeboah in arte Bello Figo, già in passato diventato un caso politico per i contenuti dei suoi video.

Laffusa si rivolge direttamente alla amministrazione comunale: «Il 25 novembre 2021 in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione Comunale ha inaugurato 7 panchine rosse sparse tra giardini e parchi della città. Nell’aprile del 2022 ne ha inaugurate altre 3. Su ogni panchina è stata applicata una targa con incisa una frase sulla violenza di genere tradotta in sei lingue e il numero anti violenza e stalking 1522. Come si coniuga – chiede la consigliera comunale – la sensibilità dimostrata da questa Amministrazione con l’arrivo a Legnano domenica 11 settembre in occasione del District Festival Salice di Paul Yeboah in arte Bello Figo?».

«Bello Figo è un rapper ghanese ormai da anni molto controverso per i testi delle sue canzoni – prosegue Laffusa –
Oltre al disprezzo dei soldi e della povertà, alla strumentalizzazione dell’immigrazione per farne business, le sue “canzoni” incitano allo stupro. Volgarità e violenza sono il ” punto forte” dei suoi testi. Parole irripetibili e di uno squallore inaudito. Già nel gennaio 2017 Bello Figo avrebbe dovuto esibirsi al Land of Freedom di Legnano ma l’evento fu annullato per le numerose minacce di morte ricevute».

«Questi sono gli eventi culturali che merita la nostra città? Ancora una volta i proclami di questa Amministrazione non rispecchiano il suo agire? Mi rifiuto di credere che Sindaco e Giunta avvallino tanta volgarità e violenza. Mi rifiuto di crederlo: sarebbe davvero troppo».

La replica degli organizzatori arriva da Emilia Calini che ribadisce sempre i valori di antifascismo e libertà del Centro Pertini e che «non deve essere la Lega a metterli in dubbio, quando ricordiamo che è stata proprio la loro amministrazione a non dare il patrocinio a un concerto del 25 aprile. La scelta degli artisti viene affidata ai ragazzi del Salice, un gruppo ultimamente ringiovanito, e viene sottoposta al vaglio della amministrazione che patrocina l’evento. Posso concordare che sul testo dei nuovi rapper ci siano elementi forti, ma non capisco perchè, se vengono dette da un cantate di colore, debbano fare più scalpore, rispetto ad altri presenti in vari festival. Il rapper è un cantante trash, in linea con i gusti musicali più vicini ai ragazzi d’oggi. Anch’io preferisco un altro genere, nello stile ad esempio di Guccini, ma sono loro a scegliere»

Per quanto riguarda la denuncia della frase sullo stupro, i ragazzi del Salice ricordano che si tratta di una “fake news” circolata nei mesi scorsi.

Redazione
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Pubblicato il 02 Settembre 2022
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