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Emergenza Covid, soccorritori in coda ai pronto soccorso: “Non abbiamo tregua”

L'immagine di sette ambulanze fuori dal pronto soccorso di Castellanza è una scena che si ripete da giorni

Soccorritori legnano

Sette ambulanze in coda fuori dal pronto soccorso di Castellanza. La scena in copertina si ripete da giorni, non solo alla clinica Mater Domini, ma anche all’Ospedale di Legnano, dove nel pomeriggio di domenica 1 novembre i mezzi di soccorso in coda erano nove: «chi per pazienti con sintomatologia sospetta, chi per pazienti con altri problemi, perché, non dimentichiamoci, non c’è solo il Covid. Non c’è tregua», come sottolinea il comitato legnanese della Croce Bianca, dove, per affrontare la seconda ondata della pandemia, è stata anche riaperta la raccolta fondi.

Una situazione di difficoltà riscontrata anche dalla Croce Rossa di Legnano che da oggi, 3 novembre ha messo a disposizione per Areu tre ambulanze arrivando a quota cinque (4 su Legnano e una a Parabiago) «Non mancano i mezzi sul territorio – spiegano dal comitato -, ma sono gli Ospedali che in questo momento faticano ad assorbire tutte le richieste. Per questo durante la giornata capita di dover lasciare i mezzi in attesa fuori dal pronto soccorso».

Quella descritta dai soccorritori è una situazione che ogni giorno che passa si fa più difficile, con gli ospedali che non possono contare a 360 gradi sul sistema sanitario territoriale e stanno iniziando a dare i primi segnali di affaticamento. Un quadro già denunciato nei giorni scorsi di sindacati, quando Vera Addamo della Fp Cgil aveva spiegato che «stiamo ricalcando lo schema di marzo: l’unica cosa cambiata è che oggi il personale sanitario ha i dispositivi di sicurezza, ma gli ospedali non ce la faranno a resistere, mancano i servizi di assistenza sul territorio».

Di conseguenza la pressione cresce anche nel mondo del soccorso, basti pensare che un terzo dei servizi effettuati dalla sola Croce Bianca di Legnano è dedicato a malati Covid o a casi sospetti. «I servizi sono in continuo aumento – è ancora una considerazioni della Croce Bianca -, l’equipaggio è sempre fuori. Non solo per noi, ma anche per le altre realtà del soccorso. Non passa un minuto da quando diamo il segnale di disponibilità in ospedale che arriva un altro servizio a causa del numero dei servizi richiesti sul territorio».

Soccorritori legnano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2020
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