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Consiglio comunale sciolto a Legnano, il Comune paga il conto

Il Comune dovrà risarcire al Comitato Legalità a Legnano più di 10mila euro di spese legali, oltre ai costi sostenuti per pagare i propri legali

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Dopo un anno di battaglie giudiziarie che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale cittadino, per Legnano arriva anche il conto da pagare. Il Comune, infatti, dovrà risarcire al Comitato Legalità a Legnano oltre 10mila euro di spese legali: 3mila erano già state liquidate dal TAR quando aveva “sospeso” il parlamentino cittadino, altri 7mila e più sono arrivati con la sentenza che ha portato allo scioglimento del consiglio.

I costi per le casse comunali, peraltro, non sono finiti qui: Palazzo Malinverni, infatti, oltre alle spese del comitato ha dovuto sostenere anche le proprie. L’allora giunta Fratus, ad aprile dello scorso anno, aveva previsto come tetto massimo di spesa per affrontare la vicenda giudiziaria 12mila euro.

La “telenovela” legnanese nelle aule della giustizia amministrativa era nata dopo le dimissioni di massa rassegnate a marzo dello scorso anno dai consiglieri comunali di minoranza e da alcuni colleghi di maggioranza, che avevano preso posizione contro l’ingresso di Chiara Lazzarini nella giunta guidata da Gianbattista Fratus. A seguito delle dimissioni il sindaco aveva richiesto l’intervento del difensore civico regionale Carlo Lio: quest’ultimo aveva nominato un commissario ad acta che, con la surroga del primo dimissionario Mattia Rolfi – che aveva lasciato il Parlamentino di Palazzo Malinverni due giorni prima degli altri -, aveva restituito al consiglio comunale i numeri per poter lavorare.

Alcuni consiglieri dimissionari e il comitato Legalità a Legnano, nato proprio nella “primavera calda” dello scorso anno, avevano quindi deciso di fare ricorso al TAR contro l’intervento del difensore civico. Così il consiglio comunale è stato prima sospeso e poi sciolto, non senza passare per altre vicissitudine. Come le dimissioni rassegnate e dopo qualche settimana ritirate dall’ex primo cittadino e l’intervento del Consiglio di Stato, mentre nelle aule del Tribunale di Busto Arsizio si celebrava anche il processo a carico dell’ex sindaco, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Agosto 2020
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