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Legnano, la scuola per adulti rischia di ripartire solo online: «Servono aule»

Il Cpia è in cerca di una sede adeguata dal 2014. Le scuole Cantù non saranno pronte per settembre e con la necessità si spazi per garantire le distanze anti-contagio il rischio è quello di una ripartenza a distanza

Generico 2018

Nuovo Sos per il Cpia, la scuola per adulti di Legnano che dal 2014 è in cerca di una sede idonea per garantire una istruzione idonea ai suoi iscritti. Una richiesta accorata che si rinnova ogni anno ma che con l’emergenza sanitaria in corso e la necessità di spazi adeguati per garantire le distanze anti-contagio, risuona ancora più forte. Perchè il rischio – lancia l’allarme Pippo Frisone, sindacalista delle Ggil scuolaè quello di iniziare il nuovo anno con le sole lezioni a distanza, senza che gli alunni, per la maggior parte stranieri, molti dei quali già lavoratori o con difficoltà economiche, possano tornare a studiare sui banchi, in presenza.

La scuola per adulti è attualmente ospitata in un’ala della scuola media Tosi, decisamente troppo piccola per accogliere i circa 1.500 alunni che frequentano i corsi nel corso dell’anno. Negli ultimi anno sono stato dislocati corsi allo Ial, al Bernocchi e negli oratori ma mai è stata trovata una sede idonea. Di promesse ne sono state fatte tante, ma l’ultima soluzione proposta sembrava quella risolutiva: la sede del Cpia è stata individuata nelle ex scuole Cantù insieme alla Ualz. Per la riqualificazione dello stabile sono stati infatti stanziati  634mila euro e il bando è stato aggiudicato alla ditta Meneghin Massimo&Lorenzo di via Emilia lo scorso 21 marzo. Nel periodo di lockdown il cantiere però si è fermato e per portare a termine i lavori occorreranno ancora diversi mesi dato che il loro termine è previsto per marzo 2021.

Impossibile pertanto iniziare il nuovo anno scolastico nella nuova sede e trovare ospitalità in altre scuole non sarà facile: «Chiedo che il destino di questa sede rientri nelle agende di tutti i candidati sindaco di Legnano – è l’appello del sindacalista della Cgil – sperando sia la volta buona: in tutti questi anni nessuno è stato in grado di risolvere il problema dando aule dignitose agli adulti che vogliono prendere un diploma o imparare la lingua italiana».

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Luglio 2020
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