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L’emergenza virus fa riscoprire le botteghe di vicinato

Anche a Legnano i negozi di vicinato che vendono "di tutto un pò" sono particolarmente ricercati S.GIORGIO SU LEGNANO, ARRIVA IL PANE DELLA SOLIDARIETA' TRIDUO PASQUALE CON LEGNANONEWS E IN DIFFERITA CON TELELOMBARDIA L'ARTE SOSTIENE LA FONDAZIONE DEGLI OSPEDALI

Si trova di tutto un pò, dal prosciutto alla passata di pomodoro, dai biscotti al pane. Ma anche latte, scatolame, formaggi, olio, vino e talvolta piatti pronti, frutta e verdura. Due vetrine al massimo, e non più di 4 o 5 commessi dietro al bancone. Le piccole botteghe di vicinato, per anni bistrattate a favore di supermercati e centri commerciali, sono tornate ad essere luoghi essenziali per fare la spesa in tempi di coronavirus. E anche a Legnano quelle che, a stento, sono riuscite a sopravvivere, in queste settimane di emergenza sanitaria sono molto ricercate. Non si fanno code chilometriche, si trova l'essenziale per riempire il frigorifero e si riscopre il rapporto umano con chi ci lavora, perchè di un pò di parole (anche se a distanza) in questi giorni c'è davvero (tanto) bisogno. 

Lavora a ritmi sostenuti la Casa del Formaggio di corso Magenta. In questa bottega, presente nel salotto cittadino dal 1984 (la nuova gestione è subentrata 12 anni fa) si trova un pò di tutto. Oltre a formaggi e salumi, sugli scaffali ci sono uova, farina, pasta, zucchero e biscotti, che in questo periodo sono anche i prodotti più richiesti: «Stiamo lavorando come nel periodo di Natale – spiega Tania Buzzi, amministratrice dell'attività insieme al marito Natalino Mastuzzi – ed essendo solo in due facciamo fatica a stare dietro a tutti gli ordini. Sono molto richieste le consegne a domicilio, e abbiamo diversi nuovi clienti che prima non avevamo mai visto entrare in negozio e che acquistano prodotti diversi dalla gastronomia classica, come la farina e lo zucchero per fare i dolci in casa».

È aumentato il lavoro, soprattutto grazie alle consegne a domicilio, anche per la gastronomia Vedani di via 29 maggio, a San Martino. Anche questa è una bottega storica, di recente rinnovata al suo interno: «Stiamo ricevendo moltissime richieste di spesa a domicilio – spiegano da dietro il bancone -. Abbiamo invece meno persone che si servono direttamente in negozio, che abbiamo rifornito con generi alimentari di prima necessità per offrire una gamma di prodotti più vasta in questo periodo di emergenza». 

Tra le botteghe storiche di corso Garibaldi troviamo l'Antica Salumeria Drogheria Roberti 1902. Da oltre un secolo serve i clienti di Legnano e dell'Alto Milanese: la gestione è familiare e adesso sono i figli di Giancarlo Roberti a portare avanti la bottega. Salumi e formaggi sono la specialità, ma in questi giorni di emergenza non sono sempre i prodotti più richiesti: «Vendiamo molti prodotti in scatola, come pasta e scatolame, biscotti e prodotti prevalentemente a lunga scadenza. Se prima di questa emergenza vendevamo due litri di latte a lunga conservazione e 8 freschi, adesso il rapporto si è ribaltato – spiega il titolare Renato Roberti -. In generale il lavoro non manca, non ci possiamo lamentare. Abbiamo perso (momentaneamente) i clienti dei comuni limitrofi, che non possono venire a fare la spesa a Legnano, ma ne abbiamo di nuovi che qui trovano un pò di tutto senza fare lunghe code al supermercato. Anche la sicurezza è assolutamente garantita dato che facciamo entrare una sola persona alla volta e abbiamo adottato tutti i dispositivi e le misure di sicurezza richieste».

Stanno riscoprendo i negozi di vicinato anche i residenti dell'Oltrestazione. Nel quartiere Mazzafame, in via dei Salici 34, ha aperto tre anni fa "Nord e Sud", una piccola bottega che vende pane, affettati, pasta e tutto il necessario per riempire la dispensa. Manca solo la carne, ma anche quella può essere ordinata, in casi eccezionali: «Facciamo servizio a domicilio e per le persone più anziane che ce lo richiedono portiamo anche la carne – spiega Debora Melina, titolare dell'alimentari -. Dalle prime restrizioni per il coronavirus abbiamo registrato un incremento del 40% del lavoro. E' molto richiesto il servizio a domicilio ma abbiamo anche diversi nuovi clienti che vengono direttamente in negozio. Di questi tempi ci si accontenta di più: da noi non si trovano tutte le marche ma si riesce a fare la spesa rapidamente e in sicurezza. Mi auguro che i clienti che si stanno affezionato al negozio restino anche dopo». 

Nuova clientela anche per Il Fornareto di via Bramante 134, nell'Oltresempione. Oltre al pane e alla focaccia, in questa piccola bottega storica si trovano anche farina, burro, zucchero, uova, nutella e altri prodotti particolarmente richiesti in questo periodo: «Siamo vicini all'Esselunga e noto diverse persone che, scoraggiate dalle lunghe code, cambiano strada e vengono da noi – spiega Davide Dallari, che gestisce da due anni l'attività -, non solo per il pane ma anche per la spesa base. Abbiamo clienti che non avevamo mai visto prima, persone che hanno anche voglia di scambiare, a distanza, qualche parola per sentirsi meno soli. Nel negozio di vicinato questo è ancora possibile, la gente sta riscoprendo la dimensione umana». Il Fornareto effettua anche servizio a domicilio con una media di 5-6 ordini al giorno. 

E' nata come polleria – «quando ancora il tram non era arrivato a Legnano» – poi è stato aggiunto il banco gastronomia e adesso si trova un pò di tutto, comprese carne, frutta e verdura. La Polleria Rossetti si trova in corso Sempione e dietro il bancone ci sono i fratelli Fabrizio e Luigi che continuano a portare avanti l'attività di famiglia, in questi giorni prestando molta attenzione alle norme di sicurezza: «Stiamo lavorando abbastanza – riferiscono i titolari -, un pochino più del solito. Non riusciamo a effettuare il servizio a domicilio e abbiamo solamente clienti che si servono direttamente in negozio e che acquistano un pò di tutto. Non abbiamo ancora particolari ordini per Pasqua, ma solitamente questi si accumulano negli ultimi tre giorni; stiamo vendendo qualche uova e colomba, in numero minore rispetto agli anni passati». 

E' invece più svantaggiato chi offre solo banco salumeria, come la storica salumeria Cervini in centro città, che non ha registrato un nuovo afflusso di clientela forse proprio perchè chi esce di casa per fare la spesa cerca di trovare più prodotti in un negozio solo. 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Aprile 2020
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