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Elezioni 2020, il M5S ai partiti: “Il candidato sindaco sia un civico”

Il modello da seguire, secondo il deputato pentastellato Riccardo Olgiati, reduce dalla festa per i 10 anni del Movimento a Napoli, è quello umbro.

In vista delle elezioni del 2020 l'onorevole legnanese del M5S, Riccardo Olgiati, chiede a tutti i partiti politici di «provare a fare un passo indietro fornendo ad un candidato civico di alto profilo il supporto totale come candidato sindaco e lasciandogli le mani completamente libere nella formazione della eventuale giunta. Una giunta che ovviamente pretenderemo essere composta dalle migliori energie e dalle migliori menti premiando la meritocrazia e lasciando da parte per una volta le appartenenze di partito».

[pubblicita]     Il modello da seguire, secondo il deputato pentastellato, reduce dalla festa per i 10 anni del Movimento a Napoli (nella foto con l'ex consigliere comunale Andrea Grattarola e altri attivisti), è quello umbro, «in cui di fronte ad una emergenza come quella della sanità, i partiti proveranno a fare un passo indietro dando ad un candidato civico pieno sostegno elettorale come Presidente e totale libertà di azione nella formazione della giunta». Una richiesta non da poco che dovrà fare i conti con un partito, quello Democratico, sollecitato (anche dal ministro Paola De Micheli ospite alla Festa dell'Unità) a giocare un ruolo da protagonista nella coalizione che si candiderà contro il centro destra. Ma, sempre secondo Olgiati, la scelta di un candidato civico «sarebbe una grande dimostrazione di cambiamento nella mentalità politica della città in una fase in cui a Legnano il cambiamento è più necessario che mai». Candidato che dovrebbe unire le liste civiche e i partiti che insieme si sono battuti per la caduta di Fratus.  

«E’ solo una questione di volontà – conclude l'onorevole legnanese –  Se ci si vuole impegnare, sono convinto che si potrà fare un bel lavoro, ma attenzione! Il rischio di riconsegnare la città a chi ha distrutto l’immagine di Legnano non deve diventare la scusa per partorire a tutti i costi un “mostro politico” incapace di amministrare una città perchè basato sulla necessità e reciproca sopportazione. Sarà necessario che tutti coloro che vorranno impegnarsi in questo obiettivo abbiano ben chiaro il percorso»

La corsa verso #Legnano2020 è iniziata, le forze politiche cominciano a riflettere sul futuro della città ed è normale la curiosità di cittadini ed addetti ai lavori per una campagna elettorale che considero la più importante della storia della nostra città.

La serata di venerdì scorso ha aperto la stagione dei dibattiti pubblici che metteranno a confronto i protagonisti e parlando con diverse persone che hanno seguito la serata la domanda principale che è rimasta in sospeso è: riusciranno le forze civiche e quelle appartenenti all’ultima opposizione legnanese ad unirsi per riconsegnare la città ai legnanesi togliendola dalle mani dei partiti che l’hanno umiliata per mesi?

Era la metà di luglio quando in una intervista ad alcuni quotidiani e testate online locali dicevo, parlando per il M5S, che “Ad oggi è in discussione la possibilità di allearsi con liste civiche di cui si condividono battaglie territoriali. A livello di tempistica sono fiducioso sul fatto che da settembre il nuovo schema M5S sia stabilito in modo da dare il tempo necessario ai territori di potersi organizzare per la tornata elettorale 2020”.

Sono passati 3 mesi circa, ora parliamo senza problemi con le liste civiche ma nel frattempo è nato un nuovo esperimento politico, quello dell’Umbria, in cui di fronte ad una emergenza come quella della sanità umbra i partiti proveranno a fare un passo indietro dando ad un candidato civico pieno sostegno elettorale come Presidente e totale libertà di azione nella formazione della giunta.

Analizzando il caso di Legnano trovo tantissime analogie, pur partendo da situazioni e temi di scontro differenti.

A Legnano abbiamo vissuto mesi di gravissima emergenza democratica (per fortuna poi risolta grazie alla lotta delle forze di opposizione e civiche che hanno contribuito per cacciare i prepotenti) e giudiziaria che hanno portato grazie al preziosissimo lavoro della magistratura agli arresti, rinvii a giudizio ed ora attendiamo di sapere se anche alle condanne dei vertici politici del Comune di Legnano.

Il primo passo verso la rinascita lo hanno fatto i commissari prefettizi di Legnano, la d.ssa Cirelli ed il Dr. Mele, che proprio in questi giorni hanno ufficializzato la costituzione parte civile del Comune di Legnano nel processo agli ex vertici politici Legnanesi interpretando il sentimento di tantissimi cittadini onesti che da tutto ciò che hanno combinato gli ex amministratori sono rimasti profondamente umiliati e colpiti. Di questo lì ringrazio pubblicamente a nome di tutto il Movimento 5 Stelle di Legnano.

Ora la corsa verso #Legnano2020 è partita e i Legnanesi si troveranno di fronte ad una grossa scelta: fidarsi ancora degli stessi partiti che in meno di 2 anni hanno rovinato la reputazione della città di Legnano agli occhi di tutta Italia oppure provare a cambiare.

Per creare una situazione di questo tipo serve però un grosso sforzo da parte di tutte le forze politiche e civiche che vogliono contrastare il ritorno del CDX.

Sì sa che in queste situazioni non è facile arginare personalismi e ambizione, cose che per altro comprendo poiché componenti umane caratteriali personali.

Ma io penso che questo sia il momento di dimostrare maturità e responsabilità verso i cittadini Legnanesi e quindi ritengo che lo schema che si sta attuando in Umbria sia una soluzione da guardare con grande interesse che potrebbe riportare Legnano nelle mani di persone che abbiano a cuore la città. Non che nei partiti presenti (ed anche qualche assente) alla serata di venerdì non esistano persone con queste caratteristiche, tutt’altro, ma in un momento politico molto particolare e delicato a partire dal Governo nazionale fino ad arrivare alla nostra città anche a Legnano potrebbe essere maturo il momento per una rivoluzione politica senza precedenti.

Chiedo quindi a tutti i partiti politici Legnanesi: perché non proviamo a fare tutti quanti un passo indietro fornendo ad un candidato civico di alto profilo il supporto totale come candidato sindaco e lasciandogli le mani completamente libere nella formazione della eventuale giunta? Una giunta che ovviamente pretenderemo essere composta dalle migliori energie e dalle migliori menti premiando la meritocrazia e lasciando da parte per una volta le appartenenze di partito.

Sarebbe una grande dimostrazione di cambiamento nella mentalità politica della città in una fase in cui a Legnano il cambiamento è più necessario che mai.

Ovviamente una giunta costantemente controllata ed indirizzata dal Consiglio Comunale e da un programma condiviso che ci prenderemmo l’impegno di portare avanti tutti insieme nei prossimi mesi.

Insomma…riportiamo la giunta a fare il suo compito vero e cioè quello di “braccio tecnico” delle volontà della politica e riportiamo il consiglio comunale ad essere il vero organo di controllo ed indirizzo delle scelte per la città.

E’ solo una questione di volontà. Se ci si vuole impegnare sono convinto che si potrà fare un bel lavoro, ma attenzione! Il rischio di riconsegnare la città a chi ha distrutto l’immagine di Legnano non deve diventare la scusa per partorire a tutti i costi un “mostro politico” incapace di amministrare una città perchè basato sulla necessità e reciproca sopportazione.

Sarà necessario che tutti coloro che vorranno impegnarsi in questo obiettivo abbiano ben chiaro il percorso mettendo da parte un po’ di quelle caratteristiche di cui parlavo prima.

Il Movimento 5 Stelle è pronto.

Chi altro è disponibile a farlo?

 

Riccardo Olgiati

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Ottobre 2019
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