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Traffico di hashish tra l’Alto Milanese e Rho, a gestirlo una banda di minori

A scoprire il traffico di droga è stata la Polizia Locale di Rho. Complessivamente sono stati indagati per spaccio 9 minorenni, 4 maggiorenni e altri 2 maggiorenni sono stati tratti in arresto

Polizia Locale di Rho

Smantellato un importante “giro” di hashish tra ragazzi minorenni tra Canegrate, Parabiago e Rhodense. A scoprire il traffico di droga è stata la Polizia Locale di Rho. L’operazione “Easy Money” ha permesso di  denunciare in stato di libertà 13 persone e all’arresto in flagranza di altre due. Complessivamente sono stati indagati per spaccio 9 minorenni, 4 maggiorenni e altri 2 maggiorenni sono stati tratti in arresto.  Per tutti è stata contestata l’aggravante della cessione di stupefacenti a minorenni e a due minorenni è stata contestata l’ulteriore aggravante di aver ceduto stupefacenti all’interno della scuola. Sequestrato circa 1,5 chili di hashish e circa 4000 euro in denaro contante provento dell’attività illecita. Sono stati esaminati decine di telefoni cellulari e sono state analizzate migliaia di conversazioni sulle chat di whatsapp, Telegram, Instagram, Messenger e Wickr me. Sono stati identificati quali acquirenti degli indagati, circa 30 ragazzi che verranno segnalati alla Prefettura come consumatori. L’attività operativa ha visto la collaborazione delle Polizie locali di Canegrate e Parabiago.

Easy Money

Il nome dell’operazione deriva dai numerosi messaggi e fotografie rinvenuti sui telefoni degli indagati dai quali si evinceva che gli stessi, pur di fare una “bella vita” avevano deciso di fare “soldi facili” attraverso l’attività illecita di spaccio. Sono state trovate fotografie dove gli stessi si immortalavano in discoteca con bottiglie di champagne costose e superalcolici. In una foto venivano, ad esempio, trovati due degli indagati ad un tavolo con una bottiglia di Dom Perignon e uno scontrino da 800 euro. Molte le foto con portafogli colmi di denaro contante e foto o filmati dove gli stessi si facevano riprendere con centinaia di euro tra le mani, ostentando ricchezza. Tutto denaro che poi utilizzavano per comprarsi capi di abbigliamento griffati o per fare serate costose nei locali a base di alcool e droga.

Indagini iniziate nel 2021

Le indagini, condotte dal Commissario Stefano Palmeri, avevano preso avvio all’inizio del mese di novembre del 2021 nell’ambito del progetto “Scuole Sicure” emanato dal Ministero degli Interni per i controlli mirati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. Più precisamente una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Polizia Locale di Rho interveniva presso il Parco adiacente la scuola media di Via Pomè e l’istituto superiore “Olivetti”, a seguito di un’accesa discussione in corso tra un ragazzo e una ragazza (risultati poi essere fidanzati). Alla base del diverbio vi era un problema legato alle sostanze stupefacenti. A fronte di ciò gli agenti hanno svolto un controllo più approfondito nell’ambito del quale, un ragazzo di 16 anni di Nerviano, ha consegnato spontaneamente una modica quantità di hashish. Ne seguiva una perquisizione nell’ambito della quale è stato anche controllato il suo cellulare.

Il nervianese e la sua fidanzata

Nella casa del nervianese sono stati rinvenuti diversi grammi marijuana. Gli agenti quindi hanno interrogato la fidanzata del 16enne la quale è risultata coinvolta nell’attività di spaccio. I due sono stati subito deferiti alla Procura dei Minorenni di Milano e indagati per spaccio in concorso. Dall’esame dei messaggi rinvenuti sul telefono del minore gli agenti sono risaliti ai fornitori e ai clienti (circa 10 sono risultati minori).

Perquisizioni a Nerviano, Parabiago e Canegrate

Sono stati quindi emessi i decreti di perquisizione delle case di quattro fornitori (o comunque i soggetti dediti all’attività di spaccio di stupefacenti) tutti e quattro minorenni di Nerviano. Le perquisizioni hanno tutte dato esito positivo: gli interessati sono stati indagati in stato di libertà per il reato di spaccio in concorso. Durante l’ispezione del telefono di uno dei quattro minori gli agenti hanno individuato un parabiaghese che riusciva a fornire anche mezzo chilo di hashish. Nell’abitazione del minorenne di Parabiago è stato trovato un etto di hashish oltre che 400 euro in contanti. Per tale motivo il ragazzo è stato indagato per spaccio di stupefacenti. Da qui gli agenti hanno scoperto un altro fornitore: un ragazzo maggiorenne, di anni 21 e di nazionalità marocchina,
domiciliato a Canegrate dove aveva avviato abusivamente l’attività di parrucchiere. Lui è stato trovato con un chilo di hashish e per tale motivo è stato tratto in arresto e associato al carcere di Busto Arsizio.

Collegamenti anche a Lainate e Rho

Dalle indagini è emerso che il parabiaghese spacciava con altro amico minorenne sempre di Parabiago. In particolare risultava che il secondo riforniva il primo di mezzo chilo di hashish ogni 15 giorni e il primo si preoccupava di smerciarlo al dettaglio. I proventi venivano poi divisi tra i due. Nei confronti di quest’ultimo la Procura dei minorenni emetteva un decreto di perquisizione. A seguire è stato individuato anche un ragazzino di Lainate: lui era un fornitore di un perquisito di Nerviano. Il lainatese, inoltre, cedeva hashish all’interno della scuola che frequentava ad Arese. Nella circostanza venivano individuati due soggetti maggiorenni quali suoi fornitori, uno residente a Rho e l’altro a Pogliano Milanese, dai quali il minore acquistava quantità di hashish variabili tra i 50 e i 100 grammi. Il ragazzo residente a Rho aveva in casa 1 etto di hashish e circa 3000 euro in contanti. Quest’ultimo è stato tratto in arresto. Ed è risultato uno degli arrestati in questi giorni dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’esecuzione di 49 ordinanze di custodia cautelare per reati associativi di stampo mafioso di cui all’art. 416-bis.

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Pubblicato il 30 Novembre 2022
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