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Discarica nel Parco del Roccolo al centro dello scontro politico dopo la presentazione del Piano strategico

Botta e risposta sulla discarica nel parco del Roccolo tra il presidente della commissione regionale Cultura e Sport Curzio Trezzani e la consigliera metropolitana Sara Bettinelli

cava solter

Botta e risposta tra il presidente della Commissione Cultura e Sport di Regione Lombardia Curzio Trezzani e la consigliera metropolitana Sara Bettinelli dopo l’incontro dei giorni scorsi a Magenta per la presentazione del Piano strategico 2022 – 2023. Al centro dello scontro la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali alle ex Cave di Casorezzo, nel Parco del Roccolo, da anni al centro di una vera e propria battaglia portata avanti da comuni, cittadini, comitati e associazioni che si oppongono al progetto.

«A Magenta i vertici di Città Metropolitana di Milano hanno riunito i sindaci per presentare il Piano strategico 2022-2023, ma è emerso che i primi cittadini non solo non vengono ascoltati, ma anche liquidati in fretta se si mostrano in disaccordo su alcune scelte, come per la discarica nel parco del Roccolo – ha sottolineato il leghista Curzio Trezzani -. Sulla questione della discarica fra Busto Garolfo e Casorezzo sarebbe il caso che tutti i consiglieri delegati di Città Metropolitana – a guida PD e di sinistra – si dimettessero, perché a parole sono tutti green, Beppe Sala in primis, peccato che poi le loro azioni vanno sempre nella direzione contraria. A Milano si mettono nuove tasse su area B, qui da noi invece si rilasciano autorizzazioni per realizzare discariche. Non saremmo in attesa di una sentenza del Consiglio di Stato, infatti, se Città Metropolitana avesse negato le autorizzazioni necessarie per portare avanti il progetto della discarica nel Parco del Roccolo. Mi meraviglia inoltre Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno, che essendo nella squadra dei consiglieri delegati da Giuseppe Sala non abbia preso le distanze dalle decisioni adottate fin qui. Per questo sarebbe buona cosa che, per decenza, tutti rimettessero le proprie deleghe da Città Metropolitana anzi, anche nelle ex Province bisognerebbe tornare a fare le elezioni e a far esprimere il popolo, basta avere persone che hanno già ampiamente dimostrato quanto poco importi a loro dell’ambiente e del territorio».

Non si è fatta attendere la risposta della prima cittadina di Inveruno. «Relativamente al “Piano cave”, su cui il consigliere regionale Curzio Trezzani ha espresso pareri abbastanza discutibili a mezzo stampa negli ultimi giorni, sono doverose alcune precisazioni. Per quanto riguarda i passaggi istituzionali effettivamente compiuti, ove mi è stato formalmente richiesto esprimere la mia posizione sul tema, in qualità di consigliere metropolitano ho votato contro al cava di Busto Garolfo e Casorezzo in una mozione del 2017 – spiega Sara Bettinelli -. Come sindaco, invece, ho sempre preso posizione contro le cave a tutela del mio territorio e della mia comunità, concretizzato con un ricorso ad adiuvandum a supporto dei comuni coinvolti assieme agli altri sindaci del Patto dell’Alto Milanese con il quale ci siamo sempre fatti parte di questa questione supportando  la loro azione anche con una lettera di intenti dei 52 comuni dell’Alto Milanese e del Magentino e Abbiatense. Raccolgo come una provocazione la citazione del consigliere Trezzani di procedere con le dimissioni e rispondo con una provocazione invitando il consigliere Trezzani a dare esempio, dimettendosi, visto che Città Metropolitana applica quella che è una legge regionale, come anche l’assessore Cattaneo, assessore delegato all’ambiente regionale, ha esplicitato in uno dei consigli regionali post ultima sentenza emessa dal Tar. Con un approccio più costruttivo per il territorio, invito invece il consigliere Trezzani a promuovere un tavolo, come invece ha già fatto il consigliere Simone Negri di Città Metropolitana, di confronto e valutazione relativamente al tema cave e alle normative regionali che lo disciplinano».

«Trezzani mente sapendo di mentire – aggiunge il consigliere delegato all’ambiente di Città Metropolitana Simone Negri -. Dimostri carte alla mano di quali atti siamo responsabili noi consiglieri metropolitani in fatto di discariche. La verità è un’altra: gli uffici di Città Metropolitana di Milano – non la politica che non ha ruolo alcuno – valutano le istanze per le discariche da parte dei privati sulla base di criteri dettati da leggi regionali. Questo avviene perché Regione Lombardia non si è presa la responsabilità di individuare con precisione le aree in cui realizzare le discariche ma ha solo definito una serie di criteri scaricando i percorsi autorizzativi su Città Metropolitana e province. Basta raccontare balle alla gente».

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere metropolitano Raffaele Cucchi, sindaco di Parabiago. «Da sindaco e consigliere metropolitano sono davvero preoccupato di come Città Metropolitana si stia occupando di territorio dando doppia valenza alle proprie azioni in risposta ai comuni. Da una parte, infatti, sembra interessata a collaborare e incontrare i sindaci delle zone omogenee per discutere e superare le criticità in tema ambientale e di rilancio, con un’attenta progettazione, poi non mette in campo gli strumenti per limitare la diffusione di discarica di rifiuti speciali nei parchi. Dovrebbe essere la prima a difendere e sostenere la battaglia dei sindaci coinvolti, così come abbiamo più volte detto e “urlato” dai banchi dell’opposizione. Soprattutto mi sorprende il sindaco Sala che, come sindaco di Milano preserva la qualità dell’aria e dell’ambiente limitando l’accesso alle auto meno inquinanti senza preoccuparsi minimamente dell’inquinamento dell’aria nell’area metropolitana… e che, come sindaco di Città Metropolitana, si dimostra indifferente all’emanazione di provvedimenti autorizzatori per la realizzazione di una discarica di rifiuti tossici all’interno di un parco. Non vorrei che i comuni della Città Metropolitana siano concepiti come uno “scarto”, più che un valore. Pertanto, sono solidale con i sindaci di Casorezzo e Busto Garolfo che, nonostante tutte le battaglie, vedono per la terza volta, autorizzare e concedere da parte di Città Metropolitana l’insediamento di una discarica di rifiuti speciali in pieno Parco del Roccolo. E mi chiedo come fanno i colleghi consiglieri metropolitani di maggioranza e sindaci a loro volta, a stare tranquilli, anzi ad avallare queste scelte politiche?».

Redazione
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Pubblicato il 20 Ottobre 2022
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