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Al via i lavori per il nuovo sottopasso faunistico tra il Bosco del Rugareto e il Parco degli Aironi

I lavori per il nuovo sottopasso faunistico verranno realizzati sul territorio di Gerenzano ma si ripercuoteranno anche sulla viabilità di Rescaldina

nuovo sottopasso faunistico tra rescaldina e gerenzano

Al via i lavori per la formazione di un sottopasso faunistico di collegamento tra il Parco degli Aironi e il Bosco del Rugareto grazie al progetto “Sistema Olona – La biodiversità che scorre”, grazie al quale i comuni del Parco del Rugareto hanno ottenuto oltre 60mila euro attraverso il bando di Fondazione Cariplo “Realizzare la connessione ecologica”.

nuovo sottopasso faunistico tra rescaldina e gerenzano

L’intervento, che verrà realizzato sul territorio del comune di Gerenzano, avrà inevitabilmente un impatto anche sulla viabilità di Rescaldina: via Risorgimento verrà infatti chiusa tra via Lepetit e via Caravaggio dalle 7 di lunedì 1 alle 19 di venerdì 12 agosto, con il risultato che il collegamento tra i due comuni sarà garantito solamente tramite la Saronnese.

Il nuovo sottopasso faunistico permetterà agli animali che abitano i due polmoni verdi di muoversi liberamente tra i parchi. E chissà che il primo ad utilizzarlo non sia proprio l’ultimo arrivato, il capriolo liberato giovedì 28 luglio nei boschi di Rescaldina dal Nucleo Ittico Venatorio di Città Metropolitana Milano come era già successo a maggio per un altro esemplare salvato dalle acque del Naviglio.


Nell’ambito del progetto “Sistema Olona – La biodiversità che scorre” accanto al sottopasso faunistico sono stati previsti interventi per oltre 15mila euro anche a Rescaldina per la creazione «di una piccola area umida per la riproduzione degli anfibi», il posizionamento di una bacheca didattica e la messa a dimora di 200 piantine di latifoglie fino ad un metro di altezza, con una densità di una piantina ogni 25 metri quadri, di altre 100 piante, sempre di latifoglie, in vaso di diametro 18-20cm, con una densità di una piantina ogni 50 metri quadri, e di 850 piantine erbacee autoctone divise in nove nuclei, con lo scopo «di eliminare le specie esotiche nello strato arbustivo – come si legge nel progetto definitivo-esecutivo approvato dall’allora giunta Cattaneo nel 2018 -, arricchire lo strato erbaceo con specie nemorali autoctone e, mettere a dimora essenze legnose locali che possano contrastare la presenza dominante delle specie esotiche.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Luglio 2022
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