Quantcast

Teva Nerviano chiude e avvia i licenziamenti, i sindacati: «Noi non ci arrendiamo»

Prosegue la lotta dei sindacati che sperano ancora in un pretendente. Sono 300 le famiglie che temono per il loro futuro

Crisi Teva a Nerviano - Lavoratori in presidio davanti all'azienda

Non c’è alcun pretendente pronto a rilevare il sito industriale di Nerviano e i suoi 300 lavoratori, perciò il gruppo Teva, senza alcun ripensamento, andrà avanti per la sua strada: chiusura e licenziamento collettivo. Nessuna svolta positiva al tavolo tenutosi oggi, venerdì 21 giugno, in Regione Lombardia dove ancora una volta le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato la proprietà. L’ipotesi più preoccupante, dunque, sta per concretizzarsi e fa «tremare» il territorio, perchè in ballo c’è il futuro di 300 famiglie.

Resta comunque un barlume di speranza che i sindacati intendono tenere acceso: «Noi non ci arrendiamo e invitiamo l’azienda ad avere una maggior apertura per coinvolgere possibili player pronti a rilevare il sito». Alle 11.30 di domani 22 luglio i sindacati incontreranno i lavoratori per decidere le prossime azioni. Nel contempo è stato chiesto aiuto a Regione Lombardia per chiedere al Mise una convocazione a settembre: un primo incontro per per gestire il piano licenziamenti e anche per cercare ancora nuovi acquirenti. 

È trascorso un anno da quando il colosso farmaceutico ha annunciato di voler lasciare il punto produttivo di via Pasteur. Da allora si sono susseguiti incontri nelle sedi istituzionali, scioperi dai toni accesi con i lavoratori che, come mercoledì 20 luglio, hanno bloccato il Sempione. Ma niente ha fatto cambiare idea al gruppo Teva.

«In questo momento, secondo quanto ha dichiarato la proprietà, non ci sono accordi vincolanti: quindi non ci sono soluzioni sulla compravendita dello stabilimento – afferma Francesco Restieri segretario della Filctem Cgil Ticino Olona -. Quindi il gruppo Teva andrà avanti lungo il percorso già delineato: la chiusura dello stabilimento. Il processo di chiusura inizierà alla fine del 2022 e si concluderà nel 2024. La produzione proseguirà sino alle fine dell’anno, poi rimarrà in forza un piccolo gruppo di lavoratori che gestirà le fasi organizzative utili a lasciare l’azienda vuota». I sindacalisti non si arrendono e continueranno a chiedere «la reindustrializzazione del sito e la massima occupazione – così afferma Restieri -. Continueremo a difendere i lavoratori a tutti i tavoli. Anche se va avanti il percorso di licenziamento, torneremo a più riprese a invitare l’azienda ad una maggiore apertura per coinvolgere eventuali pretendenti. Ed inoltre chiediamo una maggiore attenzione dal Ministero dello Sviluppo Economico per avere più soggetti in campo in grado di trovare una soluzione per i 300 lavoratori».

Teva chiude a Nerviano entro il 2024: «Nessun acquirente adatto nonostante gli sforzi»

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 21 Luglio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore