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Niente fondi dalla Regione per il nuovo campus scolastico a Nerviano

Il progetto per il nuovo campus scolastico tra via Roma, via Diaz e via da Vinci è finito al centro della discussione durante l'ultima seduta consiliare

consiglio comunale nerviano seduta PNRR

Niente fondi dal bando “Spazio alla scuola” di Regione Lombardia per il nuovo campus scolastico tra via Roma, via Diaz e via da Vinci a Nerviano. Il progetto, per il quale nei mesi scorsi era già sfumata la strada del finanziamento attraverso i fondi del PNRR, non ha avuto miglior fortuna davanti al Pirellone, arrivando al 32° posto di una graduatoria che si è tradotta in un contributo solamente per i primi nove “classificati”, tra i quali c’è anche Parabiago.

Detto che né sul fronte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza né per il bando regionale Piazza Manzoni considera ancora del tutto chiusa la partita, i piani della giunta di Daniela Colombo comunque non sono destinati a cambiare, quantomeno a breve termine. Lo ha sottolineato durante l’ultima seduta consiliare l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parini, e lo ha ribadito la stessa prima cittadina: «Questo progetto resterà finché non avremo perseguito tutte le strade che ci saranno concesse per portarlo avanti – sono state le parole di Colombo -: non potrei mai perdonarmi di aver rinunciato alla prima difficoltà ad un progetto che ha un’importanza e una valenza strategica per i nostri bambini».

Ma se da parte della coalizione che da ottobre dello scorso anno è al timone del paese non ci sono dubbi sulla strada da seguire, lo stesso non si può dire per le opposizioni, che hanno riportato tra i banchi del parlamentino cittadino il progetto con due interpellanze – una a firma del Partito Democratico e una di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano – che hanno scaldato non poco gli animi di assessori e consiglieri con un dibattito che non si è esaurito in aula.

«Il campus non ha risposto alle finalità del bando – ha sottolineato la capogruppo Dem Antonella Forloni a valle della seduta consiliare, ribadendo un concetto peraltro già espresso in aula -, che richiedeva integrazione tra progettazione e didattica, apertura al territorio e la sostenibilità, innovazione degli spazi di apprendimento. Noi abbiamo dichiarato in consiglio comunale di essere disponibili a condividere il percorso per una scuola di qualità, con un’architettura che sia segno riconoscibile per la comunità, perché centro aperto e vivo anche oltre l’attività curricolare, ma per arrivare a questo occorre rimettere mano al progetto. Abbiamo proposto di tornare in commissione per andare oltre questo progetto che nasce vecchio e guarda a una scuola che non c’è più, e anche per approfondire il tema del finanziamento, in assenza di contributi regionali o statali».

Non solo. A preoccupare il PD c’è anche la possibilità che il progetto del campus preluda alla concentrazione nella nuova sede di tutte le scuole primarie del paese, anche a fronte della sottolineatura in aula da parte dell’assessore alla partita della considerazione riservata all’andamento demografico. «La conseguenza di questa valutazione non può che essere l’intenzione di concentrare nella nuova sede di via Roma di tutte le scuole primarie, comprese quelle delle frazioni di S. Ilario e Garbatola che vedono un ridotto numero di alunne e alunni. Se questa scelta fosse confermata, la giunta dimostrerebbe quanto meno di ignorare l’esperienza delle piccole scuole quali “learning hub della comunità”: in Lombardia sono circa mille le piccole scuole che, con modalità di sperimentazione e, sottolineo, con l’impegno delle amministrazioni comunali consentono di non privare le comunità di un punto fondamentale di riferimento come appunto le scuole sul territorio comunale. Concentrare la scuola primaria nel capoluogo è una scelta sbagliata, frutto di una inesistente competenza in campo didattico già emersa, come abbiamo sottolineato (ricevendo un’aspra contestazione dall’assessore Parini, ndr), nella stessa progettazione del campus».

Non mancano i dubbi neanche da parte delle forze politiche che sostenevano la precedente amministrazione, con l’ex sindaco Massimo Cozzi che ha messo in discussione il progetto in sé e soprattutto il suo finanziamento. «Il dato di fatto al momento è che il tanto sbandierato campus scolastico non ha ottenuto finanziamenti né dal PNRR, né dal bando di Regione Lombardia “Spazio alla Scuola” – ha sottolineato Cozzi, concordando con i Dem sulla necessità di riportare il progetto in commissione -. La realtà dei fatti è che è tutto fermo, esiste uno studio di fattibilità ma non esiste nient’altro e soprattutto non esiste un finanziamento». Aggiungendo a margine della seduta l’augurio che «non siano i nervianesi a doverlo finanziare con l’apertura di un mutuo che graverebbe sulle casse comunali per decenni».

Critiche, quelle delle opposizioni, che erano già state respinte al mittente in aula, con il sindaco che aveva parlato di «discussione surreale» e l’assessore alla partita che aveva messo sul tavolo i tempi stretti con cui ha dovuto fare i conti la giunta. «Mi sembra di essere in un altro mondo – aveva sottolineato Parini -: chi parla non ha progettato e non ha fatto pianificazione per 15 anni. Nerviano si è piazzato 32° su 119 comuni: già solo questa circostanza, 119 partecipanti e 9 finanziati, significa che c’è qualche cosa che non funziona, che alle esigenze non viene data risposta. Se vogliamo possiamo parlare anche dei 21 progetti finanziati in Lombardia dal PNRR su 250 domande. Il grosso del gap rispetto ai progetti finanziati, peraltro, arriva dalla progettazione sostenibile: non vuol dire che il nuovo campus non risponderà a questo criterio, ma non c’è stato tempo per approfondire quella tematica. Abbiamo dovuto lavorare per partecipare a questo bando in tre settimane: Parabiago ha iniziato a lavorare al mese di settembre e ha iniziato a pensare alla nuova scuola nel 2003».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Giugno 2022
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