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Il distretto calzaturiero di Parabiago vuole tornare a volare

Gli imprenditori del settore hanno incontrato l'assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi per ragionare sul futuro del calzaturiero

Generica 2020

Il distretto calzaturiero di Parabiago vuole tornate a “volare” e per farlo deve «rivalorizzare le specificità che, dal punto di vista qualitativo, ha solo questo territorio, rafforzando la rete tra le aziende che lo compongono e avviando partnership anche con altre Regioni, prima tra tutte le Marche». Almeno questo è il consiglio dell’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi, intervenuto la sera del 14 dicembre a Parabiago nell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale per ragionare sul futuro del settore.

«Un settore che fortunatamente gode di buona salute – ha spiegato Diego Rossetti, presidente di Confindustria Alto Milanese, presente insieme a Giovanna Ceolini, vicepresidente di Assocalzaturifici e Silvia Paganini, neoletta presidente del settore moda di Confindustria Lombardia -. Abbiamo una posizione di forza che dobbiamo mantenere, e dobbiamo farlo affrontando da subito il problema della formazione. Le nostre aziende sono in forte difficoltà nel trovare figure professionali adeguate all’organizzazione aziendale, che deve funzionare. Questo deve valere anche per i piccoli terzisti».

Una emergenza, quella della formazione, evidenziata anche dalla Roveda di Parabiago: «Abbiamo bisogno di ingegneri meccatronici, di figure altamente specializzate che non riusciamo a trovare: questo è un gap da colmare subito», ha sollecitato Germano Pagani, direttore di produzione di Roveda, azienda che ha il 50% della produzione nelle Marche dove, hanno lamentato gli imprenditori presenti, «le agevolazioni per le aziende del settore sono nettamente più vantaggiose rispetto a quelle della Lombardia». Da qui la richiesta di maggiori aiuti per partecipare alle fiere di settore, a partire dal Micam, fondamentale per farsi conoscere sui mercati esteri: «Per le nostre imprese – ha detto Ceolini – è importante avere supporto in termini di finanziamento a fondo perduto. Dobbiamo pensare anche a collaborazioni con Federalberghi e ad altre agevolazioni per favorire soprattutto le piccole imprese artigiane, che hanno bisogno di farsi conoscere e di internazionalizzarsi».

«Rientro da un viaggio nelle Marche, dove le aziende hanno aiuti e sovvenzioni che qui non ci sono – ha ribadito il titolare di Belloni Sport, azienda che produce a Nerviano –  L’impressione è quella di stare sopra a un palo con un binocolo, perchè non sappiamo come sarà il futuro. Concordo sull’esigenza di rivedere gli aiuti per chi tenta di produrre il proprio marchio e di esportarlo all’estero». Fondamentale per questo anche l’immagine del distretto che, ha ribadito Guidesi, deve essere rilanciata con una strategia a medio-lungo termine: «Come Regione dobbiamo mettere a disposizione strumenti nel modo più flessibile possibile. Dobbiamo capire quale è l’aiuto che Regione può dare a un distretto come il vostro, che deve compattarsi. Io mi metto a disposizione». Anche dall’amministrazione comunale un appello a «superare la resistenza e a fare rete – ha detto il sindaco Raffaele Cucchi -, questo sarà fondamentale soprattutto per il reperimento dei fondi del Pnnr».

 

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Dicembre 2021
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