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Progetto “targato” Parabiago segnalato al Premio Nazionale del Paesaggio

Il progetto "Coltiva il paesaggio mangiando" dell’Ecomuseo del paesaggio del comune di Parabiago ha ricevuto una segnalazione al Premio Nazionale del Paesaggio

economia circolare parabiago

C’è spazio anche per Parabiago tra i riconoscimenti ottenuti dalla Lombardia nell’edizione 2021 del Premio Nazionale del Paesaggio, assegnato dal Ministero della Cultura in occasione dell’omonima giornata: al progetto vincitore “La biodiversità dentro la città – la Valle d’Astino di Bergamo” della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo si sono infatti affiancate una menzione per il progetto “Greenway del lago di Como” del Comune di Tremezzina e la segnalazione per il progetto “Coltiva il paesaggio mangiando” dell’Ecomuseo del paesaggio del Comune di Parabiago.

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L’iniziativa che porta la firma della città della calzatura, già meritevole di una menzione speciale al premio di eccellenza “Verso un’economia circolare” promosso dalla Fondazione Cogeme e da Kyoto Club, nasce nel 2015 e ha il suo cuore pulsante nella produzione del Pane di Parabiago grazie ad una cordata di realtà locali. Il prodotto, che ha ottenuto il marchio De.C.O. (denominazione comunale di origine) è nato nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio da una proposta rivolta dall’amministrazione agli attori economici del territorio per la riattivazione della filiera locale e sostenibile, alla quale hanno aderito un’azienda agricola e alcuni panifici. Il pane viene prodotto con la farina integrale derivata dal frumento di grano antico “S. Pastore”, recuperato dalla banca del seme e caratterizzato dal basso tenore di glutine, che viene macinato a pietra nell’ultimo mulino ad acqua della zona. Per le pagnotte vengono poi utilizzati lievito madre, acqua di Parabiago e sale.

Economia circolare, Parabiago premiata come eccellenza nazionale

«Il paesaggio di Parabiago è diventato “invisibile” fisicamente e culturalmente, soggetto da tempo a perdita della diversità biologica, con squilibri e separazione fisica tra habitat umano e naturale – si legge sul sito del Ministero della Cultura -. Per tale motivo l’Ecomuseo di Parabiago, un’istituzione culturale riconosciuta nel 2008 dalla Regione Lombardia e gestita dal Comune di Parabiago, fin dalla sua costituzione ha avviato un processo per riscoprire e valorizzare questo patrimonio comune. Dal 2015 l’Ecomuseo ha promosso patti di collaborazione sussidiari con cittadini, soggetti economici e istituzioni per attivare filiere corte, sostenibili, attente alla tradizione e basate sull’economia circolare di prodotti con marchio denominazione comunale di origine. In tal modo non solo si produce cibo, ma si forniscono anche servizi ecosistemici legati all’agricoltura, preservando la biodiversità e l’humus e fornendo nutrienti tramite gli ammendanti naturali derivanti dal compostaggio degli scarti vegetali della città e le colture di copertura dopo il raccolto, impedendo la crescita di piante allergeniche. L’Ecomuseo garantisce il mantenimento del paesaggio rurale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Marzo 2021
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