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Giornata della Memoria, Parabiago ricorda la Shoah con Nicoletta Sipos

Parabiago celebra la Giornata della Memoria con una puntata ad hoc di "Filo Diretto" con ospite Nicoletta Sipos, autrice de "La ragazza col cappotto rosso"

giornata della memoria

È il 27 gennaio 1945, i carri armati dell’esercito sovietico sfondano i cancelli di Auschwitz e il campo di concentramento polacco diventa il simbolo di quello che chi è stato internato ha dovuto patire per la sua fede religiosa, per la sua etnia, o magari semplicemente per un credo politico diverso da quello di chi era al potere. Anche la data diventa un simbolo: ogni anno in tutto il mondo il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria per ricordare i 15 milioni di vittime dell’Olocausto.

Anche se quest’anno la pandemia non permette le cerimonie a cui siamo stati abituati negli anni passati, Parabiago riporta il tema della Shoah sotto gli occhi dei suoi cittadini con una puntata ad hoc di “Filo Diretto” che sarà pre-registrata e poi trasmessa alle 20 sulla pagina Facebook “Parabiago Città”. «Filo Diretto è nato con il primo lockdown – spiega il sindaco Raffaele Cucchi – e si sta dimostrando un canale di comunicazione per un servizio verso la cittadinanza ancora utile adesso. Non possiamo organizzare eventi con la presenza di pubblico, ma non rinunciamo a vivere assieme gli appuntamenti della nostra storia, cultura e identità».

Ospite della trasmissione sarà la scrittrice e giornalista Nicoletta Sipos, autrice de “La ragazza con il cappotto rosso”,  libro arrivato nelle librerie proprio ieri, giovedì 21 gennaio. Dopo avere vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti Sipos risiede da tempo a Milano. Ha mezzo secolo di esperienza in quotidiani e settimanali e ha pubblicato “Il buio oltre la porta”, “Perché io no” e “La promessa del tramonto”.

«La storia ci insegna a non ripetere gli stessi errori e orrori – sottolinea l’assessore alla cultura, Barbara Benedettelli -. Ricordare insieme gli avvenimenti della Shoah nella Giornata della Memoria non è solo un dovere istituzionale, significa entrare nel vivo delle testimonianze per prendere coscienza ancora una volta delle atrocità di cui l’uomo è capace. La storia raccontata nel libro di Nicoletta Sipos inizia con una bambina che ritrova una scatola di latta e ne scopre gli inquietanti segreti. Partendo da qui entreremo nel cuore della storia, quella vera».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2021
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