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Stop alla nuova scuola a Villa Cortese, l’opposizione chiede l’accesso agli atti

Dopo lo stop forzato ai lavori per la nuova scuola primaria, Nuovamente Villa fa richiesta di accesso agli atti e presenta un'interrogazione sulla vicenda

Villa Cortese

Lo stop ai lavori per la realizzazione di una nuova scuola primaria continua ad accendere il dibattito politico a Villa Cortese. Nuovamente Villa, fin da quando l’amministrazione aveva comunicato l’interruzione temporanea dell’intervento a causa di un provvedimento di sospensione dell’attività per l’impresa appaltatrice dopo una serie di controlli relativi ad un altro cantiere, aveva annunciato l’intenzione di presentare una serie di richieste di accesso agli atti e di interrogazioni per approfondire la questione e valutare gli sviluppi futuri. E ora dall’opposizione arrivano le prime domande ufficiali.

«Come anticipato nei giorni scorsi abbiamo predisposto la prima istanza di accesso agli atti per avere copia integrale dei provvedimenti prefettizi che riguardano l’azienda appaltatrice, unitamente ai provvedimenti della giustizia amministrativa, il TAR dell’Aquila, che riguardano la stessa – spiega il capogruppo, Alessandro De Vito -. Vogliamo conoscere ed approfondire nel dettaglio tutte le numerose pieghe di questa intricata vicenda, così da avere un quadro quanto più completo possibile».

«Abbiamo depositato anche un’interrogazione – aggiunge De Vito – in cui chiediamo un rendiconto dei costi complessivi sostenuti e da sostenere dall’ente, negli anni scorsi e in quelli a venire, per la costruzione del nuovo plesso scolastico». Nel documento, in particolare, i consiglieri di Nuovamente Villa chiedono «un rendiconto economico completo di tutte le spese sostenute, di qualunque tipo, comunque denominate, dal Comune di Villa Cortese riguardo la progettazione, gli studi di fattibilità, le consulenze e gli incarichi professionali inerenti il nuovo plesso scolastico di Via 5 Aprile – via Bertarelli; i costi correlati all’opera, quali allacciamenti, espropri, sottoservizi ecc.; i costi, a carico dell’ente da sostenere, non coperti dal contributo statale; le determine di impegno e di liquidazione, unitamente a uno schema delle somme impegnate, di quelle liquidate e di quelle che, eventualmente, saranno accantonate a titolo precauzionale».

«Come ho già detto giorni fa – conclude Alessandro De Vito -, vogliamo anche capire a questo punto quali sono i passi e le decisioni che l’amministrazione ha in animo di compiere».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2020
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