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Azione Studentesca Milano e i problemi alla ripresa delle lezioni in classe

I militanti di Azione Studentesca Milano si sono confrontati negli scorsi giorni sulla tanto attesa ripartenza delle scuole, evidenziando le promesse disattese da Ministero e Governo

Generico 2018

I militanti di Azione Studentesca Milano, movimento giovanile della destra identitaria negli istituti superiori, si sono confrontati negli scorsi giorni sulla tanto attesa ripartenza delle scuole, evidenziando le promesse disattese da Ministero e Governo che, per un’estate intera, hanno pensato a far proclami ma non a lavorare seriamente e concretamente per garantire a noi studenti un rientro funzionale.

Tra i tanti problemi rilevati, emerge anzitutto la disorganizzazione nelle comunicazioni agli studenti, costretti a vivere alla giornata e a conoscere quotidianamente i propri orari, dovuta sostanzialmente alla mancanza di docenti: sono oltre cinquemila le cattedre vuote nelle Scuole della nostra Provincia, ed oltre duemila i posti vacanti di insegnanti di sostegno. A questo si aggiunge la scarsità di personale amministrativo e di collaboratori scolastici, che grava ulteriormente sulle spalle dei Dirigenti abbandonati a loro stessi da un Ministero disattento e lontano dalla realtà.

Una seconda questione è rappresentata dalla impossibilità di gestire gli spazi: laddove i numeri degli studenti rasentano l’effetto “classe-pollaio”, si è spesso scelto di suddividere le classi lasciando metà dei ragazzi a casa. Purtroppo, vista la inadeguatezza delle infrastrutture telematiche e l’assenza vergognosa di fondi nazionali per tale ammodernamento, spesso questo significa non videolezioni in contemporanea ma costringere gli studenti a preparare in autonomia il programma, riducendo al minimo ed anzi vanificando il senso più alto della Scuola intesa come percorso formativo e non come semplice miscuglio nozionistico.

Ancora, critica è soprattutto nell’hinterland la situazione dei trasporti, con mezzi pubblici stracolmi per viaggi ben più lunghi di quindici minuti: l’ennesima dimostrazione di un Governo che ragiona a compartimenti stagni e non vive di dialogo tra due Ministeri così importanti come quello dell’Istruzione e quello dei Trasporti.

In ultimo, non è da sottovalutare che i cosiddetti “ingressi scaglionati”, che spostano per molti studenti le lezioni al pomeriggio, costringono chi fa sport a livello agonistico ad incorrere spesso ad assenze non giustificate dovute alla concomitanza con gli allenamenti.

In chiusura, ci teniamo a sottolineare nuovamente che questa nostra riflessione nasce dal confronto tra studenti di diversi Istituti Superiori della provincia di Milano tra cui il ‘Polo Olmo’ di Cornaredo, il ‘Falcone e Borsellino’ di Arese, il ‘Primo Levi’ di Bollate, il ‘Calvino’ di Rozzano, il ‘Carlo Dell’Acqua’ di Legnano e il ‘Conti’ di Milano.
Azione Studentesca Milano

Redazione
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Pubblicato il 19 Settembre 2020
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