Quantcast

La val Grande si tinge di rosso in “L’arte sconosciuta del volo”

Enrico Fovanna è originario di Premosello, il piccolo paese della Val Grande 

L'arte sconosciuta del volo
di Enrico Fovanna
ed. Giunti
€ 18,00


Enrico Fovanna è originario di Premosello, il piccolo paese della Val Grande in cui ambienta questa storia che mischia thriller e romanzo di formazione.

Tutto inizia il primo novembre 1969, vigilia del giorno dei morti, quando una scoperta agghiacciante sconvolge la vita di tutto il paese, e soprattutto del piccolo Tobia. Su una strada di campagna, vicino al ruscello, è stato rinvenuto il corpo di un suo compagno di scuola. In paese si diffonde il terrore: solo pochi mesi prima è stato ritrovato il cadavere di un’altra ragazzina, quindi per tutti è evidente che per le campagne si aggira un mostro, un mostro che uccide i bambini.

Tobia, però, non è solo spaventato: è afflitto dal senso di colpa e dalla vergogna, perché con quel ragazzo – un piccolo bullo vessatore – aveva fatto a botte proprio il giorno della sua scomparsa, desiderando davvero di liberarsi di lui. Adesso è difficile tornare alla vita di prima, ai primi batticuori per Carolina, ai giochi spensierati con padre Camillo e con Lupo, il matto del paese. E' difficele soprattutto perchè i sospetti dei paesani si concentrano su una persona molto vicina a Tobia, sulla cui innocenza lui non ha alcun dubbio ma nemmeno prove a discolpa.

Quarant’anni dopo, Tobia vive a Milano e fa il medico legale. Demotivato dal lavoro e lasciato dalla moglie per l’impossibilità di avere un figlio, sta vivendo uno dei momenti più bui della sua vita: il senso di inadeguatezza lo tormenta anche nel sonno, con un sogno ripetitivo in cui vola senza senso nè controllo. Sarà una telefonata di Ettore, il suo vecchio compagno di scuola, a convincerlo a tornare dopo tanti anni nei luoghi dell’infanzia, per il funerale di Lupo. E questo inatteso ritorno
sarà l'occasione che il destino gli regala per fare finalmente giustizia, per capire davvero chi in quel lontano 1969 uccise Gioacchino e pose fine all'infanzia di tutta una generazione: perchè il bambino che incontra la morte, finchè non viene fatta giustizia resta sempre un bambino a metà.

Un romanzo intenso e toccante, in cui grazie all’amore un adulto sconfigge i fantasmi dell’infanzia.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 29 Febbraio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore