Ivan Tozzo porta il suo mosaico contemporaneo a Palazzo Marliani Cicogna: apre “Musivarius”
Inaugura il 25 ottobre a Palazzo Marliani Cicogna la mostra “Musivarius” di Ivan Tozzo, che rilegge in chiave contemporanea l’antica arte del mosaico con un linguaggio originale e suggestivo
Si intitola “MUSIVARIUS. Evoluzioni del mosaico contemporaneo” la nuova mostra dell’artista Ivan Tozzo, che sarà inaugurata sabato 25 ottobre alle ore 17.00 negli spazi espositivi di “Uno spazio per l’arte” a Palazzo Marliani Cicogna, a Busto Arsizio.
Curata da Emanuela Rindi, la mostra rientra nel programma de “L’Ottobre del Tessile” e sarà visitabile fino al 23 novembre 2025 con ingresso gratuito.
Un mosaico tra tradizione e sperimentazione
Classe 1975, Tozzo vive e lavora a Mornago (VA). Dopo il Liceo Artistico di Varese si è specializzato presso la prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo. Nella sua ricerca artistica il mosaico diventa punto di partenza per un’esplorazione visiva che abbraccia disegno, grafica, scultura, musica, video-art e installazione.
Il risultato è un linguaggio originale, poetico e surreale, dove frammenti, oggetti trovati e materiali inusuali danno vita a composizioni ricche di energia e significato.
«La tessera ha iniziato a perdere la sua fissità – scrive la curatrice – inclinarsi, accostarsi ad altre ugualmente “disobbedienti”, dando vita a superfici irregolari dove la luce crea rilievi, ombre, nuovi racconti visivi».
Arte che sorprende e racconta
Tozzo usa oggetti dimenticati – bulloni, fili di rame, cocci di ceramica, giocattoli vintage – per costruire microcosmi carichi di simboli, stimolando la curiosità e la riflessione. Alcune opere, come i ritratti a grande scala, appaiono come grovigli di dettagli da vicino, ma svelano volti nitidi quando li si osserva da lontano.
Un gioco continuo tra ordine e disordine, tra l’equilibrio e la sua rottura, che pone domande piuttosto che offrire risposte. Un invito a guardare oltre l’apparenza.
Le parole dell’assessore Manuela Maffioli
Soddisfatta l’assessore alla Cultura e Identità Manuela Maffioli, che sottolinea:
«Questa mostra interpreta con entusiasmo quella contaminazione tra generi che caratterizza sempre più la nostra offerta culturale. Occasioni preziose, da vivere nella libertà e nella bellezza che i nostri spazi museali sanno offrire».







Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.