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“Qui ci vivevano Van Basten e Gullit, oggi viviamo in un fortino”, il quadrilatero del degrado a Castellanza

Un residente di via Santo Stefano denuncia lo stato di abbandono in cui versa la zona dietro casa sua dove di notte si susseguono tentativi di furti e scarichi di rifiuti pericolosi. Il sindaco: "L'area è privata e fa parte di un fallimento di 15 anni fa"

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A due passi dalla distesa di erbacce, in un lussuoso condominio anni ’80, vivevano i campioni del Milan di Sacchi. Marco Van Basten e Ruud Gullit avevano scelto quel complesso per vivere nel periodo d’oro degli scudetti e delle Coppe Campioni. Oggi chi si affaccia da quei terrazzi vede degrado e loschi figuri che di notte cercano di entrare nelle abitazioni per rubare quello che trovano. È il risultato di uno dei tanti strascichi lasciati dalla crisi del 2008, quando molte imprese edili fallirono lasciando ferite profonde sui territori dove stavano operando.

Villette e palazzi con affaccio sul degrado

C’è preoccupazione nel quadrilatero tra via Santo Stefano, via Ponchielli, via Petrarca e via Buonarroti dove nel 2007 sono sorti alcuni palazzi realizzati da due imprese edili che poi sono crollate sotto i colpi della crisi finanziaria che ha travolto decine di realtà immobiliari. Solo una parte di quel piano attuativo è stato realizzato, due complessi immobilliari sono abitati e un terzo è chiuso da 15 anni in attesa che qualcosa succeda. Le opere di urbanizzazione promesse, un bel parco che avrebbe dovuto attirare bambini e relative famiglie sono rimaste solo sulla carta e nel frattempo il degrado ha preso il posto dei sogni.

I fantasmi che vivono nei container

Uno dei residenti della zona, che parla a nome di altri concittadini che abitano in quelle vie, è preoccupato: «Ho scritto all’amministrazione comunale per metterli al corrente di quanto sta accadendo ultimamente con tre tentativi di effrazione in pochissimo tempo solo a casa mia. Viviamo come nei fortini tra sistemi di sicurezza e telecamere e la sera non si riesce ad andare a letto sereni per paura di aver dimenticato di inserire l’allarme. In casa abbiamo anche bimbi piccoli e viene da pensare che può succedere di tutto» – racconta. Alcuni personaggi occupano di notte i vecchi container con gli uffici mobili delle imprese costruttrici e non di rado tentano incursioni nelle case intorno.

Gli scarichi di rifiuti pericolosi e la mancanza di illuminazione

«L’altra mattina abbiamo trovato alcuni quintali di eternit ammassati in mezzo al campo sotto casa. Il Comune è intervenuto mettendo le transenne e coprendo l’eternit sbriciolato con un telone» – prosegue il cittadino castellanzese. Ora sta maturando l’idea di creare un gruppo di controllo del vicinato come già accaduto in altre zone della città: «Sicuramente mi attiverò con i miei vicini per organizzarlo».  Infine lamenta anche la mancanza di illuminazione e ci indica una via laterale: «Quella è Legnano e la via è tutta illuminata, da questa parte abbiamo un lampione per centinaia di metri di strada e la notte la via è buia».

La preoccupazione del sindaco di Castellanza

La sindaca Mirella Cerini  conosce bene la situazione del quadrilatero e invita i residenti ad organizzarsi per il controllo del vicinato: «Abbiamo sempre spinto per la creazione dei gruppi di controllo di vicinato e siamo a disposizione dei residenti per aiutarli, insieme alla Polizia Locale. Per quanto riguarda il degrado della zona facciamo tutto quello che possiamo ma la proprietà è privata e c’è di mezzo il fallimento di una delle due imprese che dovevano realizzare le opere di urbanizzazione». Nelle more di questo fallimento anche chiedere uno sfalcio dell’erba è un problema: «Noi facciamo richiesta di pulizia dell’area anche preventivamente».

Un problema che si trascina da 15 anni

In quello spazio verde, infatti, dovevano sorgere altri palazzi che non sono stati mai realizzati e nella rimanente parte doveva sorgere un parco pubblico che sarebbe stato donato all’amministrazione ma così non è stato: «Non possiamo prendere possesso di quell’area perchè c’è un procedimento giudiziario. Si tratta di un piano attuativo che risale al 2007-2008 che abbiamo ereditato e abbiamo le mani legate. Anche l’illuminazione doveva essere a carico delle imprese costruttrici».

Privato contro pubblico

Per quanto riguarda la salubrità della zona il sindaco aggiunge che «l’intervento per recintare e coprire l’eternit è stato immediato e a breve il materiale verrà rimosso». Questa mattina, però, il cittadino ha deciso di agire autonomamente e far rimuovere i detriti da una ditta specializzata, a sue spese: «Non si può tollerare un giorno di più una situazione del genere».

Redazione
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Pubblicato il 09 Giugno 2023
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