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Il Premio “Carlo Speroni” a Luca Alfieri

Ma la vera stella  al Panathlon Club La Malpensa è stata Marta Poretti, atleta bustocca specializzata in competizioni estreme...

Dal 1972 il Premio “Carlo Speroni” rappresenta un lodevole esempio di testimonianza civile. Sposando tutela della memoria storica e incoraggiamento allo sport giovanile. Due aspetti non facili da conciliare ma che trovano perfetto connubio grazie alla figura iconica del grande Carloeu Speroni. Per i 45 anni dall’istituzione e per la 25^ edizione da quando la celebrazione è passata sotto l’egida del Panathlon Club La Malpensa, si è voluto praticare un ritorno alle origini. Il premiato di quest’anno è infatti stato un atleta che a dispetto della giovanissima età (classe 2000), ha già raccolto copiosi successi nella corsa su strada e nella campestre, specialità care al campione cui il riconoscimento è intitolato. Si tratta di Luca Alfieri (portacolori della PBM di Bovisio Masciago dove è seguito dall’allenatore Mario Scirè), già due volte campione italiano nella corsa su strada 10 km categoria Allievi (2016 a Foligno e 2017 a Dalmine) e tricolore nella stessa categoria nella campestre 5 km quest’anno a Gubbio. Oltre ai titoli italiani si è imposto anche nella “5 Mulini” e nel “Campaccio”, gare simbolo del sacrificio sullo sterrato.

La consegna del premio è avvenuta martedì 21 presso il Golf Club “Le Robinie” di Solbiate Olona nell’ambito del meeting mensile del sodalizio della Presidentessa Cinzia Ghisellini (sostituita per l’occasione dal Past President Aldo Albanesi). Ospiti della vernice anche il Presidente del Comitato Regionale Lombardo di FIDAL Gianni Mauri, la dottoressa Rosanna Massari (esperta di Psicologia della Comunicazione e responsabile di specifici corsi di formazione del CONI), il professor Maurizio Moscheni (coach di atletica del Liceo Scientifico “Arturo Tosi” di Busto Arsizio), oltre alla Referente Area 2 Lombardia del Panathlon International Chiara Battistoni. Come da consumata tradizione, lo scrittore Alberto Brambilla ha rievocato un intrigante particolare della vita di Speroni.

Ma la vera stella della serata è stata senza dubbio Marta Poretti, atleta bustocca specializzata in competizioni estreme che ha fornito la sua personalissima chiave di lettura all’universo degli Ultra Trail. La sua recente partecipazione all’Ultra Gobi (400 km percorsi con il record femminile di 100 ore e 12 minuti in piena autonomia alimentare e autonomia di navigazione GPS), ha costituito il cuore della relazione del meeting. Un’esperienza umana ed atletica che avrebbe certamente fatto breccia nella pratica sensibilità di Carlo Speroni il cui mandato è gelosamente custodito e tramandato dai suoi eredi. A partire dall’omonimo nipote.  

Senza di lui (e senza tutta la famiglia Speroni), tutto questo non sarebbe possibile.                       

Giovanni Castiglioni

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Novembre 2017
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