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Le Primarie dello Sport? Belle, ma impossibili

Marco Bianchi, ex consigliere comunale di Insieme per Legnano, interviene sulla volontà del neonato Comitato di "impossessarsi" dell'assessorato e richiama i diritti della Politica

[pubblicita]         Marco Bianchi, ex consigliere comunale di Insieme per Legnano, torna sul neonato Comitato dello sport. Al giudizio contrario alla volontà manifestata dai promotori del progetto di esprimere direttamente l'assessore con delega allo sport, perchè "si rischierebbe di creare una squadra non omogenea", contrappone un giudizio più positivo per la "rivendicazione di qualcosa che è molto sentito: il tema della manutenzione degli impianti e della confusione sui ruoli della autorità preposte a risolverlo".

Gentile Direttore, colgo al volo la sua idea sulle primarie per la scelta dell’assessore allo Sport per esprimere una riflessione.

Il Comitato Sport Legnano nasce legittimamente con l’intenzione di rendere la voce delle Società Sportive di Legnano più solida, più forte, più efficace. Il loro livello di esasperazione è tangibile. Per la campagna elettorale, un tema sarà quindi doverosamente legato all’analisi delle necessità del Comitato Sport. Ma quel che certamente ha fatto più scalpore è stata l’affermazione di Marco Tajana, secondo cui l’assessore allo Sport dovrà essere espressione di questo Comitato.

È un’affermazione molto netta, a cui si aggiunge appunto il suo lancio: perché non pensare a primarie per individuare un assessore allo Sport? Al di là del funzionamento degli organi istituzionali e delle leggi che regolamentano chiaramente responsabilità di nomina e metodi, mi chiedo se potrebbe questa idea essere un valore aggiunto per il prossimo Sindaco di Legnano.

E allora mi avventuro in una metafora tutta sportiva: la Giunta è una squadra, in cui ciascun Assessore è un giocatore con un ruolo specifico (il portiere, l’attaccante) ma che si muove all’unisono con gli altri giocatori sotto la guida di un allenatore (il Sindaco), su mandato della Società (gli elettori, attraverso il Consiglio Comunale). Certo in una squadra alcuni giocatori sono più talentuosi di altri, e da soli sembrano portare un gran valore aggiunto al gioco di squadra. Ma non ci si illuda: si deve concordare sulle tattiche di gioco, ci si deve sentire parte di un progetto per conseguire le vittorie sul campo domenica dopo domenica per poi conquistare il titolo a fine stagione.

Si può dunque pensare ad un assessore allo Sport (ma vale per qualsiasi altra delega) estraneo al progetto politico che ha portato all’elezione di un sindaco, e che venga nominato tramite una procedura a parte appositamente disegnata? Non sarebbe forse meglio valutare se tutta l’azione di governo della Giunta abbia (in toto o in parte o per nulla) idee e obiettivi affini a quanto espresso dal Comitato Sport Legnano?.

Credo che la creazione di un percorso apposito per nominare un assessore allo Sport rischierebbe di creare una squadra non omogenea, con un giocatore – per quanto bravo – che rischierebbe di remare per conto suo compromettendo il gioco di squadra della Giunta e quindi il risultato complessivo.

Ma è alto (VOTO: 9) il voto allo spirito che hanno ispirato Tajana, Munafò, Gioacchini e gli altri che aderiranno al Comitato Sport Legnano. Siamo di fronte ad una limpida manifestazione di attaccamento allo sviluppo della nostra Città e ad una rivendicazione di qualcosa che è molto sentito: il tema della manutenzione degli impianti e della confusione sui ruoli della autorità preposte a risolverlo è tanto chiaro quanto grave e necessita di essere affrontato.

Un caro saluto

Marco Bianchi
Ex-Consigliere Comunale
Insieme per Legnano, Lista Civica

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Febbraio 2020
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