Sciolte le riserve, niente più voci di corridoio. Piera Landoni è ufficialmente candidata sindaco a Cerro Maggiore. L'ex vice prima cittadina in quota Partito Democratico è uscita allo scoperto e ha svelato le sue carte: sul tavolo un progetto civico – ma attenzione a chiamarlo di centrosinistra -, un gruppo di persone eterogeneo e tante idee per Cerro e Cantalupo, partendo da cultura, sport, sicurezza, urbanistica e reperimento delle risorse.

«Prima delle regionali avevo ribadito che il mio impegno per Cerro Maggiore sarebbe continuato. E così sarà – spiega l'ex numero due di Teresina Rossetti, candidata tra le fila dei dem alle scorse elezioni regionali del 4 marzo -. Mi era stato chiesto di mettermi in campo per aiutare il progetto Gori, in cui ho creduto, pur sapendo che il mio obiettivo era Cerro. E lo dimostra il fatto che il laboratorio di idee e persone per le elezioni comunali era partito già da tempo. Cerro non è assolutamente un ripiego. Ho lavorato tanto per questo».

Dalla sua Landoni racconta di avere un «gruppo numeroso, formato da persone concrete, solide e che nella professione, nella comunità o nel volontariato hanno dimostrato di saper portare avanti progetti e realizzarli. E' una squadra eterogenea e capace. Un vero progetto civico. Non si può dire che sia di centrosinistra». Per conoscere i nomi dei candidati, il simbolo e il programma del progetto guidato da Piera Landoni, però, bisognerà aspettare ancora qualche giorno.

A chi la accusa di aver concorso al commissariamento del Comune, infine, Landoni ribatte: «responsabile del commissariamento è chi il Comune lo guida. E' il capitano che fa andare alla deriva la nave».

Cerro Maggiore sarà chiamata al voto domenica 11 giugno. Unico nome ufficiale degli "avversari" di Landoni, per ora, quello dell'ex sindaco Antonio Lazzati. Conferme sulle liste, poi, anche da Movimento 5 Stelle, Casapound e centrodestra.