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Landoni fuori dal consiglio regionale: “Impegno politico continua”

L'ex vicesindaco cerrese ringrazia: "risultato stimabile: 1999 preferenze di cui 434 nella mia comunità cerrese non possono che rendermi orgogliosa e grata"

Le 1999 preferenze ricevute non sono bastate a Piera Landoni per entrare in consiglio regionale. L'ex vicesindaco cerrese, in corsa verso Palazzo Lombardia tra le fila del Partito Democratico, non sarà tra i consiglieri regionali della nuova legislatura guidata dal leghista Attilio Fontana.

Il risultato ottenuto, però, per Landoni, rimane un «risultato stimabile: 1999 preferenze di cui 434 nella mia comunità cerrese non possono che rendermi orgogliosa e grata, anche in considerazione del fatto che più di 40 sono state annullate per essere state apposte erroneamente nelle altre liste riferite a Gori».

«Purtroppo il contesto nazionale e regionale non era tale da consentirmi di entrare in consiglio regionale, ma l’aiuto che ho ricevuto in queste giornate faticose è per me di grande soddisfazione e sarà la leva che mi consentirà di continuare nel mio impegno politico per contribuire a correggere gli errori politici commessi, anche dalla forza politica che rappresento e  per difendere i valori che insieme condividiamo – conclude Landoni, che non aveva escluso un suo coinvolgimento nella campagna elettorale per il nuovo sindaco di Cerro Maggiore, che si eleggerà in primavera -. Ma questo sarà frutto di future e approfondite riflessioni, anche sul nostro territorio».

Di seguito le riflessioni integrali di Piera Landoni.


Quando mi è stato chiesto di candidarmi per il consiglio regionale ero consapevole della complessità a della difficoltà che questo confronto portava con sè, a partire dalla contemporaneità fra elezioni politiche e regionali e dalla difficoltà, per il campo di centrosinistra, di esprimere rappresentanti dell’Altomilanese ai livelli istituzionali superiori. Ciò nonostante ho accolto questa sfida nella convinzione che questo territorio dovesse cominciare a gettare le fondamenta sulle quali costruire un futuro politico dell’Altomilanese in campo democratico.

 Alla luce della sconfitta occorsa al PD a livello Nazionale e, per riflesso, a Giorgio Gori in Regione Lombardia non posso che considerare quello conseguito un risultato stimabile: 1999 preferenze di cui 434 nella mia comunità Cerrese non possono che rendermi orgogliosa e grata, anche in considerazione del fatto che più di 40 sono state annullate per essere state apposte erroneamente nelle altre liste riferite a Gori.

E’ stata una campagna anomala perché troppo breve e svolta in un clima estremamente conflittuale. Nonostante ciò e stata per me un confronto appassionante, ricca di momenti significativi, sia dentro che fuori il mio territorio.

Mi sembra quindi giusto ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo emozionante viaggio e hanno contribuito a conseguire questo risultato.

Purtroppo il contesto Nazionale e Regionale non era tale da consentirmi di entrare in Consiglio Regionale, ma l’aiuto che ho ricevuto in queste giornate faticose è per me di grande soddisfazione e sarà la leva che mi consentirà di continuare nel mio impegno politico per contribuire a correggere gli errori politici commessi, anche dalla forza politica che rappresento e  per difendere i valori che insieme condividiamo.

Ma questo sarà frutto di future e approfondite riflessioni, anche sul nostro territorio.

Questo è il momento dei ringraziamenti che vanno ai miei compagni di viaggio, ai segretari e ai circoli del PD che mi hanno sostenuto, a coloro che hanno sfidato il freddo, i ritmi frenetici, le notti in bianco, le gioie, lo sconforto e che hanno affrontato con me la bellezza e la fatica della democrazia, senza mai arretrare.

Ma soprattutto voglio che il mio grazie arrivi forte alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei concittadini per non essersi risparmiati in nulla e nonostante tutto continuare a volermi bene.

Piera Landoni

Redazione
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Pubblicato il 08 Marzo 2018
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