Una sconfitta cocente, che fa male. Senza addentrarmi in analisi del dopo voto, credo che il nostro esito negativo sia probabilmente il risultato di una sottovalutazione dei bisogni più percepiti dalla gente, come sicurezza e pericolo immigrazione, oltre che degli effetti drammatici di un’onda globale, populista e razzista, che da qualche anno sta modificando pesantemente l’approccio con le istituzioni e il sistema e rendendo irricevibili le risposte che la sinistra ha messo e mette in campo. Non dobbiamo però arrenderci, dobbiamo avere la forza di ricostruire, partendo dal basso, dai circoli che sono l’essenza del Partito Democratico, in una modalità di ascolto della società e dei suoi bisogni.

Vale la pena però di leggere anche i risultati di Legnano, che offrono un quadro più positivo. Il PD ha tenuto alla Camera e al Senato, con tre punti percentuali superiori al dato nazionale, sia rispetto alle amministrative 2017 aumentando il numero complessivo di elettori. Anche il risultato conseguito dalla nostra candidata all’uninominale della Camera Monica Berna Nasca è di tutto rispetto, in particolare a Legnano, dove il candidato dei 5 stelle, anch’egli legnanese, è stato decisamente distanziato.

E’ un buon punto di partenza per la fase di ricostruzione che ci aspetta, che si avvierà da subito e che non può prescindere da una ferma e costante opposizione in Consiglio Comunale. I contenuti del Bilancio di previsione appena approvato ce lo impongono, a partire dal contestato stanziamento di 5 milioni per la nuova Biblioteca.

Ricordiamo che la sede, in Via Bramante 49, è aperta tutti i giorno dalle 16 alle 18, sabato compreso, in modalità di ascolto di chiunque vorrà scambiare opinioni in libertà.

Michele Ferrazzano, segretario Circolo PD Legnano