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Centinaio: “Fatico a capire il rifiuto da parte di Fratus”

L'attuale sindaco rispetta la decisione del rivale, ma la considera un’opportunità persa in quanto impedisce ai legnanesi di avere qualche strumento in più per decidere...

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Alberto Centinaio sindaco e candidato del centrosinistra al ballottaggio di domenica 25 giugno, dopo la decisione del rivale Gianbattista Fratus (centrodestra) di non partecipare ad alcun confronto pubblico.


Prendo atto con rammarico della decisione del mio avversario di non voler partecipare a nessun confronto tra candidati sindaco prima della data del ballottaggio. E’ una scelta che rispetto anche se la considero un’opportunità persa in quanto impedisce ai legnanesi di avere qualche strumento in più per poter decidere verso chi orientare il proprio voto.

Dopo quella arrivata da Daniele Berti, di comune accordo declinata per le modalità con cui era stata proposta e organizzata, due erano le richieste pervenute nei giorni scorsi: una dell’associazione culturale “Alcide De Gasperi” e una di Legnanonews. Gli organizzatori – così mi era stato anticipato – si ripromettevano di “volare alto” portando il dibattito su temi che fino ad oggi erano rimaste fuori dai precedenti confronti. E’ per questo motivo che avevo dato la mia adesione.

In tutta onestà, faccio fatica a capire i motivi del rifiuto da parte del mio avversario. Che cosa di “significativo” doveva accadere dopo il primo turno per avere la sua disponibilità? Apparentamenti? Cambi di strategie? Logiche della vecchia politica che sento estranee alla mia sensibilità.

Quello che però non accetto è che si tenti di giustificare il diniego con l’accusa rivolta alla mia coalizione di avere improntato tutta la campagna elettorale sulla denigrazione – “al limite della diffamazione” – nei suoi confronti e di alcuni suoi “compagni di viaggio”. Cerchiamo di essere seri! Se definire un “galantuomo” il mio competitor, come ho scritto in una lettera che in questi giorni sta per essere consegnata in tutte la case dei legnanesi, è un’azione diffamatoria, chiedo scusa dell’involontario eccesso di maleducazione.

Ribadisco invece, e con forza, quanto ho scritto in un altro passaggio della mia lettera. E cioè che dietro al mio avversario “si muovono e agiscono alcuni delle peggiori esperienze del passato. Persone che con slogan come ‘RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ lasciano trasparire le loro reali intenzioni”. E’ un giudizio politico di cui mi assumo totalmente la responsabilità e che mi auguro fortemente possa essere scongiurato dal risultato elettorale.

Alberto Centinaio

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Giugno 2017
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