Buongiorno, ho letto il vostro articolo relativo alla presentazione della lista di ieri sera al Leone da Perego in cui vengo definito "Imprenditore-disoccupato"

Non vi nascondo la mia delusione nel leggere certe cose ma capisco anche che in queste situazioni tutto fa brodo. Avrei piacere di spiegarvi la situazione ai fini di una rettifica.

Ho chiuso la p.iva mercoledì e questo per evitare, oltre che conflitti d'interesse, vari oneri inutili dato che la campagna elettorale mi sta portando via e mi porterà via moltissimo tempo.

Continuerò in parte il mio lavoro (ai fini della mera sopravvivenza) solo con le aziende e le attività site fuori da Legnano fatturando però con il mio codice fiscale fino al raggiungimento della soglia massima consentita dalla Legge.

Da qui la frase di ieri sera (scherzosa): "sono anch'io un disoccupato".

Al termine di questa avventura, in base a come andrà, riaprirò la p.iva e continuerò ciò che ho lasciato.

Questo è quanto. Spero in una vostra rettifica.
Vorrei non voler leggere la parola disoccupato anche perché, come vi ho detto, era una battuta.

Vi ringrazio per essere stati presenti ieri sera.
Buon weekend.

Andrea Grattarola

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Andrea si agita nel mondo della comunicazione, ma, forse, anche qui ha qualcosa da imparare. Perchè chiedere una rettifica? La frase "incriminata" è stata pronunciata. Quindi, al massimo, si può invocare uno spazio per spiegare meglio il concetto. Cosa che, come si può vedere, concediamo con piacere.
Se poi il concetto era stata espresso in tono scherzoso, noi non l'abbiamo capito. Forse ci manca quel pizzico di ironia che invece sembra muovere i primi passi in politica del candidato pentastellato.
Comunque, va bene… una cosa l'abbiamo capita: in questa campagna elettorale si può scherzare anche sulla disoccupazione.

marco tajé