[pubblicita] Limitare le aperture a 12 ore con chiusura domenicale perchè, come precisa Fabio Toriello segretario della Filcams Cgil Ticino Olona, «i lavoratori del commercio sono sottoposti a turni massacranti». Sono anche loro in prima linea, mettono quotidianamente a repentaglio la propria salute e sicurezza. 

In questi giorni di emergenza sanitaria sono numerosi i lavoratori del commercio e della grande distribuzione, gli addetti alle pulizie, impiegati anche nei luoghi più sensibili, che non possono restare a casa: «La situazione è drammatica – afferma Toriello -. In linea di massima sul nostro territorio i lavoratori nei supermercati sono stati attrezzati di dispositivi di sicurezza ad esempio a Rescaldina le casse sono state dotate di un divisorio in plexiglas per proteggere cliente e cassiere». C'è preoccupazione per i piccoli punti vendita che «spesso non sono in sicurezza – continua Toriello -: temiamo per loro». E un pensiero va anche ai driver e ai raiders che sono categorie ancor più a rischio: nell'Alto Milanese come in tutta Italia  sono aumentati del 70% gli acquisti online. 

Anche il cittadino può fare la sua parte: «Per superare questo difficile momento ci vuole senso civico: le persone devono comprendere che in questo momento di emergenza devono fare spese mirate e non continuare a frequentare i supermercati con code chilometriche». Il futuro non sarà roseo per il sindacalista, perchè «la ripresa sarà difficile, ma prima di tutto arriva la salute, il resto è risolvibile». 

Sabato 14 marzo, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto con il Governo e le parti datoriali un "protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro". L’accordo consentirà alle imprese di tutti i settori, anche attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, di provvedere alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.