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CNH-Fpt Industrial di Pregnana: altra fumata nera, azienda conferma chiusura

I sindacati non cedono: "Pregnana non deve chiudere e che nessun lavoratore deve trovarsi sulla strada"

Un'altra doccia fredda per i 300 lavoratori della CNH / FPT Industrial di Pregnana Milanese. La proprietà rimane ferma sulla sua posizione: chiudere lo stabilimento della cittadina alle porte di Milano, nonostante siano in aumento i volumi produttivi. E' quanto emerso dall'ultimo incontro che si è svolto in Regione l'altro ieri, giovedì 5.

Come fanno sapere i sindacati i «vertici di Cnh Fpt Industrial hanno confermato l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Pregnana avanzando alcune proposte per gestire gli esuberi, rivolte esclusivamente ai lavoratori della produzione, che non garantiscono l’occupazione o una soluzione dignitosa per tutti».

[pubblicita] «Abbiamo presentato una proposta, elaborata con i lavoratori  – spiegano Marco Giglio, operatore Fim Milano Metropoli, Roberta Turi, segretaria generale Fiom Milano, Francesco Caruso, segretario Uilm Milano, Monza e Brianza –  che prevede di mantenere in attività lo stabilimento di Pregnana attraverso un ridimensionamento dell’azienda: utilizzando il contratto di espansione che consente ai lavoratori cui mancano 5 anni di andare in pensione e, contemporaneamente, stabilizzando i lavoratori precari, accorpando le attività e lavorando sull’efficientamento energetico. Il prossimo incontro, non ancora convocato, si svolgerà presso il Ministero dello Sviluppo Economico e noi ribadiremo anche in quella sede che Pregnana non deve chiudere e che nessun lavoratore deve trovarsi sulla strada».

Redazione
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Pubblicato il 07 Dicembre 2019
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