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Auchan-Conad: 3mila esuberi, i sindacati non firmano l’accordo

Negativo l'incontro al Mise LAVORATORI IN SCIOPERO: "VOGLIAMO CHIAREZZA SUL FUTURO"

Conad ha annunciato esuberi per più di 3mila lavoratori confermando l'intenzione di acquisire solo 154 punti vendita lasciando nel limbo i dipendenti di più di 80 negozi. La prospettiva non è piaciuta ai rappresentanti delle tre sigle sindacali Cisl, Uil e Cgil che si sono rifiutate di firmare l'accordo presentato oggi, mercoledì 30 ottobre, al Mise richiedendo un nuovo incontro. A confermarlo è il sindacalista Fabio Petraglia della Fisascat Cisl che con Francesco Vicari della Segreteria filcams Cgil Ticino Olona hanno supportato lo sciopero che si è svolto oggi, 30 ottobre, a Rescaldina. 

[pubblicita] Nessuna risposta rincuorante per le lavoratrici dell'Auchan di Rescaldina che questa mattina hanno incrociato le braccia davanti all'entrata del punto vendita: il loro futuro resta ancora incerto. Nella stessa situazione anche i dipendenti Simply di San Vittore Olona e quelli di Auchan di Nerviano. 

Anche se l’esubero annunciato dal gruppo Auchan – quantificato originariamente in circa 6200 unità ricavati dalla maggiore incidenza del costo del lavoro rispetto al sistema Conad – si ridurrebbe a 3105 lavoratori e 3100 lavoratori – se tutto andrà bene – saranno ricollocati tramite i trasferimenti nella rete commerciale, i sindacati sono molto preoccupati: «Non ci sono garanzie – spiega Petraglia -. Inoltre, a questo dato vanno aggiunti i lavoratori coinvolti nei 3000 contratti di appalto, che corrono gli stessi rischi occupazionali».

Nel corso del confronto è stato, inoltre, comunicato che il sistema Conad, oltre ai 109 negozi (in fase di trasferimento), acquisirà soltanto altri 45 negozi. In totale questi 154 punti vendita rappresentano il 56% della rete del Gruppo Auchan e occupano complessivamente 10.462 persone. In 29 punti vendita è inoltre prevista la riduzione della superfici – dal 30 al 50% in media da realizzarsi entro la fine del 2020 – per conformarsi al livello organizzativo del Consorzio di Dettaglianti. 

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs richiamano ad «un’assunzione di responsabilità corale» che non si limiti solo a impresa e organizzazioni sindacali, «ma veda la partecipazione attiva degli enti locali, in particolare delle regioni» per la ricollocazione dei lavoratori. «Conad deve rispettare gli impegni presi sulla continuità dell’impresa acquisita e non tentare di fare forzature – affermano con forza i sindacati -. È fondamentale che la vertenza non lasci nessuno indietro perché Conad non ha acquisito solo il retail, ma anche le funzioni e i dipendenti che non operano esclusivamente nelle rete commerciale».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Ottobre 2019
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