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Poste Italiane, lavoratori in sciopero ad agosto

Lo sciopero inizierà giovedì 1 agosto e durerà sino a sabato 31 agosto - Gli utenti potranno riscontrare disguidi o ritardi - I lavoratori protestano per il mancato ricambio occupazionale

Lavoratori di Poste Italiane in sciopero nel mese di agosto per il mancato ricambio occupazionale. Come lo scorso luglio. saranno interessati tutti i punti della Lombardia, compreso quello di Legnano, ma questa volta sindacati e dipendenti chiedono espressamente all'azienda di esporre una segnalazione per comunicare i possibili disagi, «ossia disguidi o ritardi nella consegna della posta e/o nella mancata estensione dell’orario di chiusura degli uffici postali».

Come spiega  Giovanni Fagone, segretario della Slc Cgil Lombardia, lo sciopero inizierà giovedì 1 agosto e durerà sino a sabato 31 agosto. «Durante lo sciopero di luglio l’azienda non ha provveduto a dare comunicazione agli utenti nelle forme adeguate e ai sensi di legge – spiega il sindacalista – . Chiediamo che questa volta venga data una corretta comunicazione per creare meno disagio ai clienti e permettere ai lavoratori di scioperare».

[pubblicita]  II nodo da risolvere è il mancato ricambio di tutti quei lavoratori andati in pensione, attraverso uscite incentivate e il ricorso a Quota 100. Una mancanza che secondo i sindacati e il personale operativo ha causato diversi problemi: «nel settore recapito – precisa Fagone – l’insufficienza dell’organico ha portato ad un abuso degli straordinari con mancato pagamento degli stessi oltre al fatto che il parco mezzi è troppo obsoleto e insicuro. Anche per gli sportelli è insostenibile la carenza di personale. Ci sono situazioni difficili che vanno sistemate». 

Per Fagone non è stato attuato il rinnovo del contratto nazionale e non sono state concretizzate le intese sulla riorganizzazione del settore del recapito. «Siamo convinti delle nostre rivendicazioni – afferma Fagone -. Lo sciopero ricordiamo che sarà supportato da iniziative Territoriali per focalizzare l'attenzione sulle potenzialità che una grande azienda come Poste Italiane con i suoi servizi può sviluppare in Lombardia; fermo restando nel contempo la ferma denuncia per le storture nella gestione industriale, per le anomalie sulle progressioni delle carriere nonché per le mancate applicazioni del CCNL e degli accordi sottoscritti». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Luglio 2019
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