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Sindacalisti legnanesi a Milano per dire «Stop alle morti sul lavoro»

Tra le 500 persone sotto la Regione c'erano anche sindacalisti legnanesi - L'assessore Gallera ha confermato la destinazione di 8,6 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro

In piazza a Milano per chiedere sicurezza nei luoghi di lavoro c'erano anche i sindacalisti legnanesi. Oltre 500 le persone che hanno partecipato al presidio organizzato  mercoledì 17 aprile, da CGIL CISL UIL davanti a Regione Lombardia. Dal canto suo, l'assessore al Welfare Giulio Gallera  ha confermato la destinazione di 8,6 milioni di euro (derivanti dalle sanzioni ispettive introitate nel 2018) per ulteriori azioni di prevenzione a contrasto degli infortuni sul lavoro, quali i controlli, l'assistenza e la formazione.

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[pubblicita] E mentre una rappresentanza sindacale ha incontrato l'assessore i lavoratori e i loro rappresentanti RLS hanno dato vita a un flash mob in cui si sono ricordate le 14 vittime decedute sul lavoro, censite dal registro regionale ATS.

Tra i presenti all’iniziativa i genitori del giovane Gabriele Di Guida, morto a soli 25 in un’azienda metalmeccanica di Sulbiate in un tragico incidente lo scorso 10 aprile. 

«L'obiettivo – spiegano i rappresentanti delle tre sigle sindacali –  è quello di rafforzare i servizi ispettivi, e conseguentemente i controlli alle aziende, e sviluppare i piani mirati per la prevenzione con specifiche azioni anche da individuare a livello territoriale».

Per l'assessore Gallera la sicurezza sul lavoro rappresenta per Regione Lombardia una priorità assoluta. «Noi ci stiamo impegnando al massimo e saremo al fianco dei rappresentanti dei lavoratori per condurre questa battaglia di civiltà a livello politico e istituzionale. Risorse che – ha aggiunto l'assessore – aumentano del 4,7% rispetto all'anno precedente. Sensibilizzeremo il Governo, già a partire dal Patto della Salute 2019/2021 in fase di redazione, per sterilizzare le quote del Fondo sanitario nazionale destinate a interventi per la sicurezza e salute sul lavoro. In tal modo potremo avere risorse permanenti per affrontare la programmazione di politiche specifiche che vadano oltre questa drammatica fase di emergenza».

I sindacati hanno, inoltre, chiesto l'aggiornamento del piano regionale amianto del 2005, «tema sul quale non abbiamo mai avuto risposta. Vogliamo rilanciare le azioni di bonifica e smaltimento amianto e rafforzare la sorveglianza sanitaria sulle patologie asbesto correlate di cui è atteso un picco nei prossimi anni». 

Al tavolo di confronto è stato specificato che i finanziamenti stanziati lo scorso anno, e corrispondenti agli introiti delle sanzioni del 2017, sono stati utilizzati per assumere, ad opera delle ATS, 45 tecnici della prevenzione chiamati a realizzare interventi di controllo ed assistenza, denominati Piani Mirati perché rivolti ad affrontare specifici profili di rischio in specifiche aziende.

«Come Organizzazioni Sindacali continuiamo a ritenere che debbano essere stanziate adeguate risorse aggiuntive per sostenere il sistema della prevenzione regionale – affermano i sindacati -. Il tema delle risorse è di particolare importanza e nell'apprezzare l'ulteriore stanziamento, riteniamo
che non debba essere limitato da vincoli di bilancio. Apprezziamo la volontà di proseguire il confronto con l'assessorato è il Piano quinquennale salute e sicurezza 2019-2023 attraverso il quale chiediamo di definire migliori politiche di prevenzione e tutela della salute del lavoro».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Aprile 2019
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